CORDOVA – Un incendio ha colpito, nella serata dell’8 agosto, la celebre Moschea‑Cattedrale di Cordova, uno dei monumenti islamici più significativi e patrimonio mondiale UNESCO. Il rogo, scoppiato intorno alle 21:15 di venerdì 8 agosto, in una cappella della zona orientale (denominata ampliamento di Almanzor), è stato prontamente circoscritto e domato grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, evitando che la tragedia si trasformasse in un disastro irreparabile.
Le fiamme avevano colpito una zona utilizzata come magazzino per attrezzi di pulizia, suggerendo come origine probabile un cortocircuito provocato da una spazzatrice meccanica. La capriata lignea della cappella della Annunciazione è crollata, mentre altre aree limitrofe, come la Cappella del Battistero e quella dello Spirito Santo, hanno subito danni contenuti. La quantità di spazio compromessa si aggira attorno ai 25 metri quadrati su una superficie totale di 23.000 metri quadrati.
Le autorità, compreso il sindaco José María Bellido, hanno rassicurato che il monumento è salvo e che la struttura complessiva è intatta, ribadendo che la situazione è stata gestita efficacemente. La riapertura al pubblico è avvenuta già il giorno successivo, con le aree interessate rimaste transennate per garantire sicurezza e monitoraggio continuo.
Il Ministero della Cultura e la Junta de Andalucía hanno attivato immediatamente il Piano Nazionale per la Gestione del Rischio e delle Emergenze in ambito del patrimonio culturale, mobilitando risorse tecniche e avviando una valutazione dei danni. L’obiettivo è definire rapidamente un piano di restauro sostenibile sotto la supervisione di UNESCO e Icomos.