Corpus Domini, il giorno in cui tutta l’Eucaristia dell’anno si raccoglie in un’unica solennità

Istituita da Papa Urbano IV con la bolla Transiturus, la festa del Corpo di Cristo vuole dare un giorno speciale all’adorazione dell’Eucaristia, come già avviene per i Santi. In ogni frammento dell’Ostia è presente Cristo intero, e oggi la Chiesa celebra in modo solenne questo mistero centrale della fede.

Nel pensiero di Papa Urbano IV, promotore della solennità del Corpus Domini, vi era un’intuizione teologica profonda: come la Chiesa ha dedicato un giorno particolare per commemorare i Santi, pur ricordandoli ogni giorno nelle liturgie, era altrettanto giusto che vi fosse un giorno apposito per onorare il Corpo di Cristo, anche se quotidianamente celebrato nella Santa Messa. Questo è quanto si legge nella bolla Transiturus, con cui il pontefice istituì la festa nel XIII secolo.

La solennità del Corpus Domini è dunque l’esaltazione di tutte le Ostie consacrate: in ciascun frammento, per quanto piccolo, è realmente presente lo stesso Cristo, così come lo è in ogni Ostia del mondo. Allo stesso modo, nella celebrazione odierna viene adorata tutta l’Eucaristia dell’anno.

L’Eucaristia è infatti segno visibile di una realtà invisibile e divina, e nell’arco dell’anno liturgico la sua luce spirituale si concentra proprio in questa festa. Se nella precedente domenica dedicata alla Santissima Trinità la Chiesa ha riassunto l’adorazione annuale di Dio Uno e Trino, oggi, 19 giugno, nella solennità del Corpo di Cristo, viene riassunta la frazione del Pane, mistero sacramentale della presenza reale del Signore tra noi.

È un giorno che supera la semplice commemorazione: è la manifestazione pubblica dell’adorazione eucaristica, segno visibile dell’amore infinito di Dio che si dona e si fa cibo per l’umanità.