VARESE Ancora una volta Univa mette il suo autorevole nome per facilitare l’accesso al credito alle imprese varesine attraverso un accordo siglato con il Credito Bergamasco. La banca si impegna infatti a riservare alle pratiche segnalate dall’Unione Industriali la migliore attenzione per una sollecita definizione delle operazioni a condizioni agevolate. La nuova intesa è riservata alle imprese associate a Univa con un fatturato annuo sino a 250 milioni di euro e prevede che ai nuovi rapporti aperti venga applicata una Commissione di Disponibilità Fondi Agevolata pari allo 0,1% trimestrale e gratuita per gli affidamenti del mondo estero, nonché condizioni di conto corrente favorevoli.
«Nell’ultima indagine sul credito da noi svolta – spiega Giovanni Brugnoli, presidente di Univa – è emerso che il 78% delle aziende ha registrato un aumento delle commissioni e del costo a cui vengono concessi i finanziamenti. Su cui, da inizio 2012 pesa la nuova Commissione Disponibilità Fondi che sempre di più preoccupa le imprese».
Una commissione, spiega Brugnoli «applicata dalla quasi totalità degli istituti di credito che ne chiedono la liquidazione ogni tre mesi con un valore medio che sul territorio varesino si attesta mediamente sullo 0,29%». Ecco perché l’accordo è importante, aggiunge il presidente, perché «riusciamo a garantire un abbattimento di questo costo del 70% rispetto alla media registrata in provincia». Un aiuto concreto, che dimostra la vicinanza alle imprese, aggiunge Cristiano Carrus, direttore Territoriale del Credito Bergamasco «ed alle attività produttive del territorio servito e, in particolare, al mondo delle pmi».
Il Credito Bergamasco conta 228 sportelli in tutta la Lombardia e 17 filiali in provincia di Varese, dove, dal 2010 ha anche costituito il Comitato del Credito di Varese che, ricorda infine Carrus «è un organo con funzioni consultive in merito a proposte di credito relative alla clientela locale ed è composto da esponenti del mondo dell’imprenditoria e delle associazioni di categoria varesine, volto a garantire l’incontro e il costruttivo dialogo tra la cultura manageriale dell’impresa produttiva e quella bancaria».
b.melazzini
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