SOMMA LOMBARDO Altro che cresta sugli incassi: la contabile della Spes si quintuplicava lo stipendio. E’ quanto sta emergendo dai controlli incrociati sui conti delle farmacie comunali in merito al caso della ex responsabile amministrativa denunciata per peculato perché accusata di intascarsi sotto banco una parte degli incassi delle farmacie. E’ più larga e preoccupante di quanto apparisse inizialmente la sparizione di fondi dal bilancio della Somma Patrimonio e Servizi, l’ex azienda speciale gabbata da una sua dipendente per più di un anno.
Un’erosione continua capace di provocare, secondo gli inquirenti quel pesante disavanzo registrato nell’ultimo esercizio contabile delle farmacie: all’epoca non aveva insospettito più di tanto in quanto era stato imputato in parte alla crisi di Malpensa e al calo di utenti della farmacia del terminal 2 e in parte alle perdite dei servizi non redditizi esternalizzati dall’Amministrazione, come il trasporto pubblico. Gli investigatori stanno scoperchiando mano a mano i contorni della vicenda, a partire dalle verifiche sui conti delle farmacie. E il risultato è desolante: la pratica della “cresta” sugli incassi sarebbe andata avanti almeno da inizio 2008, assicurando alla responsabile amministrativa indagata guadagni occulti ben più elevati rispetto ai circa 6mila euro di sottrazioni indebite inizialmente emersi dai registri giornalieri, in gran parte carenti. Si parlerebbe infatti di svariate decine di migliaia di euro.
e.romano
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