Cresta sugli incassi in piscina Licenzianti i dipendenti infedeli

BUSTO ARSIZIO Agesp Servizi ha già deciso: saranno licenziati i cinque cassieri “pizzicati” con le mani nel sacco a fare la cresta sugli incassi della piscina Manara. Saranno invece stabilizzati i lavoratori precari il cui contratto a tempo determinato è scaduto da poche settimane. Il consiglio di amministrazione della società in house del Comune di Busto Arsizio ha preso alcune decisioni importanti prima della sospensione temporanea del presidente e amministratore delegato Paola Reguzzoni, che da aprile sarà in maternità e lascerà per due mesi la reggenza della società alla vicepresidente Gisella Cerelli.

Innanzitutto è segnato il destino dei cinque dipendenti della piscina Manara coinvolti nell’operazione “La grande abbuffata” e accusati di aver distolto fino a 70mila euro di incassi dell’impianto natatorio dal 2007 in poi: sarà linea dura, verranno licenziati in tronco dalla società comunale. Per ora la loro posizione è congelata, in attesa della conclusione dell’inchiesta giudiziaria avviata dal pubblico ministero Nadia Calcaterra della Procura di Busto Arsizio che l’8 marzo scorso ha chiesto gli arresti domiciliari per i cinque cassieri di Agesp Servizi (più un sesto che aveva però già chiuso il proprio rapporto di lavoro lo scorso 31 dicembre) accusandoli di peculato. Ma se verranno confermate le parziali ammissioni di colpa che sarebbero emerse dagli interrogatori di garanzia eseguiti dopo gli arresti, che potrebbero portare ad un patteggiamento in tribunale, per i cinque dipendenti infedeli è pronta la lettera di licenziamento.

La vicenda si sta intrecciando con le trattative in corso con la Federazione Italiana Nuoto per l’affidamento in gestione dell’impianto di via Manara, visto che le recenti normative impediscono ad Agesp Servizi di continuare ad occuparsene. In attesa che Comune e Federnuoto trovino l’accordo economico per la gestione (si parla di circa 200mila euro all’anno di sostegno pubblico per agevolare la

gestione Fin), la questione dei dipendenti non dovrebbe cambiare più di tanto le carte in tavola.Si fanno invece più concrete le speranze di riconferma in organico per i lavoratori precari di Agesp Servizi, una ventina in tutto, che erano stati assunti con un contratto a tempo determinato da 18 mesi con prospettiva di definitiva assunzione. Si va verso la stabilizzazione.

b.melazzini

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