Crisi/ Accademia della Crusca a rischio chiusura

Milano, 14 ago. (TMNews) – Dopo 428 anni potrebbe finire la storia secolare dell’Accademia della Crusca: è un ente con meno di 70 dipendenti, e secondo il decreto legge anti crisi approvato dal governo dovrebbe essere cancellato. La notizia sorprende la presidente Nicoletta Maraschio, che comunque ricorda “la continua precarietà in cui siamo costretti a vivere da diversi anni”. L’Accademia rischiò l’abolizione anche nel 2010, ma a salvarla furono un parere del Consiglio di Stato, che la riconobbe come ente pubblico, e e un decreto dei ministri Brunetta e Calderoli.

Nicoletta Maraschio annuncia una lettera-appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e assicura che l’istituzione “non morirà”. “Ci rivolgeremo anche al nostro ministro di riferimento, Giancarlo Galan, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta che ci ha sempre dimostrato grande vicinanza”.

L’ente, spiega, “costa allo stato 190mila euro come contributo tabellare” e dunque la sua abolizione comporterebbe “un risparmio davvero esiguo”. Dunque un “gesto sconcertante che lo Stato fa contro se stesso, contro un parere del Consiglio di Stato e contro decreti emanati dal governo” ma anche un gesto “simbolicamente molto negativo verso ente attivo nella tutela e valorizzazione della lingua italiana”.

“L’Accademia della Crusca non chiuderà – dice il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan – troveremo la soluzione per non far morire questa istituzione storica che è l’unico baluardo a salvaguardia delle radici della lingua italiana”.

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