Crisi/ Camusso: Tremonti non venga a parlare a noi di prudenza

Firenze, 11 giu. (TMNews) – La crisi “morde ancora” e serve “prudenza”: il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ripete le parole usate questa mattina da Giulio Tremonti ai giovani di Confindustria, ma ricorda al ministro dell’Economia che “non lo deve dire a noi, che per due anni abbiamo cercato di dire che c’era la crisi”. Il Governo dunque, secondo Camusso, si è accorto quanto mai tardivamente della situazione economica e ne è complice: “la crisi morde ancora perché l’Italia è in una stagnazione peggiore degli altri Paesi, perché non sono state fatte politiche di investimento”.

Il problema, poi, aggiunge il segretario nazionale della Cgil, parlando con i giornalisti a Firenze, è stato credere che “bastasse solo il rigore dei conti pubblici”. Con queste politiche, “stiamo condannando il Paese a crescere di meno”. Quanto alla prudenza evocata da Tremonti, “va bene, per carità”, commenta Camusso, ma “per due anni abbiamo cercato di dire che c’era la crisi, mentre loro ne negavano l’esistenza”. “Si scelga la direzione in cui si va -conclude il segretario della Cgil- e si dica se l’unico costo della crisi è quello che pagano lavoratori, pensionati e disoccupati”.

Xfi

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