Crisi manovrate e strane alleanze Che brutte scene

Credevo che le vergognose liturgie della prima repubblica e in particolare il malvezzo italiano delle crisi di governo extraparlamentari fosse finito. Purtroppo anche questa crisi è stata portata a buon fine (per Renzi) tra le mura della sede di un partito, il Pd Il Presidente del Consiglio è stato cacciato dai suoi “amici” e “compagni, dimissionato dai nuovi padroni del Pd.

Napolitano avrebbe potuto (dovuto?) rinviare alle Camere Letta perchè affrontasse una discussione parlamentare e un relativo voto, ma non lo ha fatto. Renzi governerà sulle macerie del suo partito, con quale maggioranza ?

Farà una legge elettorale che potrà piacere soprattutto a Berlusconi, poi si andrà a votare.

E il Pd di Renzi regalerà tanti voti a Berlusconi e a Grillo. Renzi per poter governare e fare le riforme che promette dovrà chiedere aiuti a Sel, Ncd, Centristi vari, transfughi di destra e di Grillo e , sotto banco, a FI !

Come Renzi farà a tener uniti questi nuovi capponi di Renzo non è dato da sapersi.

Letta sbagliò fin dall’avvio. Chiamato a gestire un’emergenza, doveva farlo imponendo un’agenda sua e non subendo quella degli altri. Il risultato è stato la ricerca dell’equilibrio per l’equilibrio: un esercizio vano (1) e dannoso (2). Alla fine se n’è stufato anche il presidente della Repubblica, e figuriamoci il Pd, passato da una vecchia a una nuova maggioranza, da Bersani a Renzi. Renzi ha fatto il suo, come da regola politica. Letta non il suo, come da regola di premier. Si poteva andare a votare? Senz’altro, ma non con questa legge elettorale. Renzi combinerà qualcosa? Speriamo molto, nell’interesse degl’italiani. Degl’interessi del Pd, non importa a nessuno.

© riproduzione riservata