«Curate colon e retto. Screening decisivo»

Parla il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica

Quello del colon-retto è il tumore più frequente nel nostro Paese, il secondo più letale (dopo quello al polmone) e sebbene ci sia un metodo efficace e gratuito per arrivare alla diagnosi in fase precoce, quando le possibilità di guarire sono maggiori, meno della metà degli italiani lo sfrutta. Soltanto il 47 per cento dei cittadini di età compresa fra 50 e 69 anni (nel biennio 2011-2012, l’ultimo per il quale sono disponibili i dati) ha infatti eseguito l’esame del sangue occulto nelle feci (Sof),

un test semplice e del tutto indolore che viene offerto, su invito della Ats, come controllo di screening ogni due anni a tutta la popolazione sana in quella fascia d’età. «È necessario migliorare la consapevolezza degli italiani sull’importanza di aderire agli screening, in difficoltà soprattutto al Sud – dice Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) -. Un paziente su quattro arriva alla diagnosi di tumore del colon-retto in fase avanzata. In questi casi le possibilità di sopravvivenza sono limitate».