Simona Premazzi, diplomata come pianista al liceo musicale di Gallarate, si è trasferita nella Grande Mela nel 2004 per amore della musica jazz.
Pianista, compositrice e insegnante di musica, oggi la bustocca è certa di essere nel posto giusto. «Qui c’è un’alta concentrazione di musicisti jazz di altissimo livello».
Dopo nove anni, Simona è an
cora convinta della propria scelta.
Dopo aver studiato musica per tanti anni, con un background di musica classica, ho deciso di specializzarmi nel jazz. New York è il centro del jazz a livello mondiale. Sono venuta qui all’età di 27 anni: nel 2003 ho fatto un giretto a New York per sondare il terreno e poi mi sono trasferita definitivamente nel settembre del 2004.
Il mio problema era quello con la lingua, facevo fatica a comunicare. All’inizio ci si sente un po’ soli: a New York sono tutti super impegnati. Poi, ho vinto la paura del primo momento e ho iniziato a frequentare tutte le jam session che c’erano in giro per conoscere musicisti e cercare di iniziare a suonare nei locali. E piano piano mi sono inserita nell’ambiente: non ho trovato diffidenza oppure ostilità da parte di nessuno. Praticamente tutti i miei amici sono musicisti.
A New York c’è un’alta concentrazione di energia e competizione positiva. C’è la possibilità di avere un proprio linguaggio e di portare avanti una propria dimensione artistica. In Italia viene un po’ meno riconosciuta la meritocrazia e questa cosa taglie le gambe.
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