«Da grande faccio lo chef» E i giovani sognano la carriera

VARESE Vogliono diventare cuochi o baristi, ma non è detto che il loro sogno sia di lavorare in bottega. Possono diventare imprenditori oppure fare esperienza all’estero e persino continuare gli studi in università. Questa la scelta di decine di studenti e famiglie varesine che diventa una risposta alla crisi: l’istruzione classica, liceale, offre meno sbocchi e meno garanzie di quella tecnica o professionale che intanto insegna un mestiere, e riesce comunque ad aprire le porte a una carriera accademica o internazionale se è questa l’aspirazione dei ragazzi.Da qualche anno, ormai, i posti disponibili alla scuola alberghiera del collegio De Filippi e quelli offerti dall’Agenzia formativa di via Monte Generoso (ex Cfp) fanno registrare il tutto esaurito. Una tendenza che è cominciata con l’inizio della crisi economica e che prosegue tutt’ora, tanto che anche il centro per la formazione professionale aperto quattro anni fa dall’Istituto paritario Maria Ausiliatrice di piazza Libertà dal prossimo anno propone due nuovi corsi per ristorazione e sala bar. «Avevamo

già chiesto di poter partire a settembre, visto che avevamo ricevuto numerose richieste, ma la Provincia inizialmente non ci aveva autorizzato», spiega la responsabile del centro, sottolineando che in segreteria hanno già un buon numero di richieste. «Alle famiglie piace come prospettiva di lavoro e anche come percorso di studi perché è molto pratico, dunque in grado di offrire subito delle gratificazioni ai ragazzi – aggiunge – Il vero problema è capire se poi il territorio è in grado di assorbire tutta questa offerta di personale specializzato nel campo della ristorazione».La verità è che, chi inizia a studiare per diventare cuoco o cameriere, non finisce con l’andare a lavorare nel bar sotto casa a 17 anni, anzi. Sempre più spesso i ragazzi che si iscrivono al Cfp non si fermano alla qualifica professionale, che si raggiunge al terzo anno, ma seguono anche il quarto anno che permette di arrivare al diploma e di accedere eventualmente al quinto anno di un istituto professionale superiore.

Il servizio completo sul giornale in edicola martedì 6 novembre

s.bartolini

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