Da Luino all’Adriatico E’ l’autostrada dei pesci

LAVENA PONTE TRESA Da Lavena Ponte Tresa all’Adriatico. Da Creva di Luino a Monticelli d’Ongina (Piacenza) per mettere a punto l’autostrada italo svizzera dei pesci, ovvero il corridoio ecologico per la risalita e la smonta degli sbarramenti delle centrali idroelettriche. Mentre a Creva continua sul fiume Tresa, linea d’acqua che mette in comunicazione il lago di Lugano con il lago Maggiore, la costruzione delle vasche di risalita necessarie a scalare il dislivello creato dalla centrale idroelettrica, a Monticelli d’Ongina (Piacenza) è iniziato il superamento dell’ultima barriera sul fiume Po.

Ovvero i due tasselli fondamentali del corridoio ecologico italo-elvetico che dal lago Ceresio sfocerà nel mare Adriatico attraverso il Po. A Monticelli d’Ongina, così,  la diga di Isola Serafini, che impedisce la libera circolazione dei pesci lungo il fiume, sarà superata grazie alla costruzione di due scale di risalita tra le sponde piacentine e lodigiane del Po.

L’opera costerà sette milioni di euro e sarà finanziata da Unione Europea (3,4 milioni), Regione Lombardia (3 milioni), EnelGreenPower (mezzo milione). Con lavori della durata di circa cinque anni. Una volta completato, un corridoio ecologico di centinaia di chilometri permetterà a storioni e anguille, specie a rischio di estinzione, di completare

il loro ciclo biologico e di migrare verso i luoghi di riproduzione, dal lago di Lugano fino all’oceano Atlantico, passando per la Pianura padana. L’intervento di Isola Serafini, anche in funzione di analoghe opere già realizzate in questi anni, scioglierà l’ultimo nodo che impediva la libera circolazione della fauna ittica.

A Creva  procede da febbraio, infatti, la costruzione di 70 vasche successive che consentiranno di superare il dislivello di 23 metri tra il letto del fiume e la soglia superiore del bacino. Intervento arrivato dopo il primo in assoluto: quello che nel 2007 ha visto la creazione, poco più a sud del ponte doganale di Ponte Tresa, del primo passaggio per pesci con camera di monitoraggio sul fiume. Eliminando lo sbarramento a Lavena Ponte Tresa e aprendo così le porte all’autostrada italo – svizzera per i pesci. Arteria che già funziona. Anche se solo nella sua fase inziale: visto che ormai in tutti i mesi dell’anno vengono registrate migrazioni dal fiume al lago e viceversa. Determinate dall’alimentazione (60% dei casi) e dalla riproduzione (40%).

b.melazzini

© riproduzione riservata