Da Napoli alla movida del Nord In manette la banda del Rolex

VARESE È finita in manette la banda dei Rolex: sei persone, provenienti dalla zona di Napoli, diventate cacciatori di orologi preziosi tra i frequentatori della movida milanese. I rapinatori cercavano le proprie prede tra i locali di Milano, in particolare in corso Como, e poi li pedinavano fino a casa su auto noleggiate in Campania. A quel punto, pistola alla mano, si facevano consegnare orologi e cellulari. Un’azione fulminea e il bottino si volatilizzava in pochi istanti. La brillante operazione è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Varese. L’attività d’indagine, sotto la direzione del procuratore di Varese, Maurizio Grigo, coordinata dal sostituto procuratore Massimo Baraldo, ha preso il via dopo la rapina avvenuta in via Bernascone nel febbraio 2011. I rapinatori entrarono in azione poco dopo le tre di notte dopo aver inseguito due giovani varesini che stavano facendo rientro a casa dopo una serata a Milano. I banditi, con il volto parzialmente coperto, sorpresero i due ragazzi mentre stavano parcheggiando la Porche in garage. A quel punto, pistola alla mano, si erano

fatti consegnare due cellulari e un Rolex Daytona di gran pregio. Con il bottino in mano, si parla di una refurtiva di circa 12 mila euro, i banditi si erano allontanati in auto. Sono almeno otto, ma potrebbero essere molte di più, le rapine contestate ai banditi: cinque a Milano, una a Varese, una a Bergamo ai danni del fondatore di MediaWorld, Pierluigi Bernasconi e una a Lucca.Le indagini sono tuttora in corso: gli investigatori, infatti, stanno effettuando una serie di accertamenti per capire se dietro ad altre rapine, messe a segno in Lombardia, ci sia sempre la mano della banda dei Rolex. Accertamenti anche su un tentativo di rapina ai danni dell’ex giocatore della Fiorentina ed ex marito di Simona Ventura, Stefano Bettarini (14 febbraio 2011). Per il momento, però, gli elementi in possesso degli inquirenti non sarebbero tali da far attribuire quell’episodio alla banda dei napoletani. Complessivamente nelle loro scorribande avrebbero accumulato un bottino superiore agli 80 mila euro. Avevano spostato il loro interesse anche verso la costiera Romagnola, la Versilia e le località turistiche della Catalogna.

s.bartolini

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