Da profugo a imprenditore La favola di Souleymane

VARESE – Fuggire dalla guerra in Libia, attraversare il Mediterraneo con un barcone, arrivare a Varese e aprire un laboratorio creativo di tappezzeria e sartoria. È questa la storia, piena di coraggio e di voglia di fare, di Souleymane Doukourè, 28 anni, nativo della Guinea, che domani pomeriggio alle 16 inaugura il suo atelier di via Giordani 28 a Varese.

Una vita piena di prove e di difficoltà, quella di Souleymane, comune a quella di tanti altri ragazzi africani giunti in Italia ed in provincia di Varese, per fuggire dalla guerra di Libia. Souleymane che oltre all’italiano parla anche francese e inglese, arriva all’hotel Plaza di Varese due anni fa, proveniente da Lampedusa e Manduria, con altri 40 compagni di sventura.

«Ero emigrato dalla Guinea alla Libia dove facevo il tappezziere; un mestiere che ho imparato da mio zio e che andava molto bene fino a quando non è scoppiata la guerra» racconta il neoimprenditore “varesino”, che prima di decidere di mettersi in proprio ha bussato invano a mille porte alla ricerca di un lavoro. Per mettere a frutto la vocazione imprenditoriale di Souleymane, è determinante l’incontro casuale con tre cittadine di Varese, a Natale 2011, che ne notano il talento e forniscono aiuto logistico per aprire l’atelier.

I tre “angeli custodi” Silvia Filippa, Michela Facchetti e Daniela Biganzoli trovano il luogo adatto dove aprire il laboratorio, che è ricavato in un edificio della ex valigeria varesina Bressan e Verdelli a Masnago, rimessa a nuovo da Doukourè con l’aiuto dei suoi amici, i “Plaza boys”. Un bell’esempio di come la collaborazione guineian-varesina possa dare i suoi frutti per l’economia del territorio segnata dalla crisi. «La tenacia di Souleymane può essere da stimolo per gli imprenditori locali» osservano le tre.

Le specialità del neotappezziere varesino, che ha affinato la sua tecnica frequentando dei corsi specifici a Meda, dove è risultato essere il primo della classe, sono in particolare cuscini e divani, oltre al restauro di vecchi salotti. All’interno dell’atelier c’è anche un piccolo salottino davanti ad una stufa dove i clienti possono ascoltare i consigli di Souleymane. «Sono molto fiducioso di potercela fare e di allargare l’attività anche agli amici del Plaza come Saiba che fa l’imbianchino, Baikoro il sarto, Diomande il coltivatore, Sidat il cuoco e Aruna che fa il cartongesso, che già mi hanno aiutato ad aprire il laboratorio» conclude Souleymane, che durante l’intervista non ha mai smesso un attimo di lavorare.

b.melazzini

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