Dado ha fatto il suo miracolo La ricerca ha un amico in più

La storia di Dado ha fatto breccia nel cuore di molti lettori

– Nella giornata di ieri, un uomo che chiede di mantenere l’anonimato ci ha contatti per sapere come e a chi destinare una donazione a favore della ricerca di una cura per la rarissima sindrome di cui Dado è affetto: l’Mecp2 duplication.

Mamma Doriana si dice contenta. «Dado è un simbolo e la gente crede che donare a favore della ricerca sia la cosa giusta da fare per ridare ai bimbi e alle bimbe che come Dado soffrono di malattie rare la speranza di un futuro. La nostra è una battaglia per tutti».

Così, se nei giorni scorsi il piccolo Dado è stato il simbolo della raccolta fondi Telethon, ora mamma Dori chiede che si investa in un progetto di ricerca promosso dall’associazione “One day Sofia”: una Onlus che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria in favore di pazienti affetti da Sindrome di Rett, la stessa sindrome che ha colpito Dado ma “al femminile”.

Sindromi nelle quali le cellule nascono mutate geneticamente. L’associazione è stata fondata dalla mamma di Sofia, una delle principessine (così le mamme chiamano le proprie bimbe affette dalla sindrome, mentre Dado è uno dei pochi principini del gruppo), . Le due mamme si sono conosciute su Facebook, sono entrambe mamme 2.0 che condividono paure e emozioni attraverso un gruppo Facebook creato da genitori che hanno figli affetti da sindrome di Rett e di Mecp2 duplication.

«Uno dei progetti che la Onlus intende a breve attivare – spiega mamma Dori – riguarda l’utilizzo delle cellule staminali per la cura non solo della sindrome Mecp2 duplication e Rett, ma anche per la cura delle malattie neurodegenerative». Va fatta una precisazione, queste particolari cellule staminali, che sono cellule sane del cervello, nulla hanno a che fare con il caso stamina. «Lo scorso anno sono riuscita ad agganciare un ricercatore di Siena – spiega la Pasero -: Angelo Vescovi, uno dei più grandi “gurù” nella ricerca di malattie neuro degenerative, ma soprattutto specializzato nella sindrome Rett. Per realizzare questo progetto servono 400 mila euro in tre anni, ma per avviare la sperimentazione ne bastano 200 mila».

Il marito della signora Pasero è stato nominato ambasciatore di Telethon nel Medio Oriente e, parallelamente, lavora alla messa in campo di una cura sperimentale per la cura di queste patologie. La donazione è possibile collegandosi direttamente al sito web della onlus “One day Sofia”, nella sezione “Come aiutarci”.