GALLARATE – La chiamano la “droga dell’amore”, ma per lui si è trasformata in una trappola. Un uomo di 55 anni di Gallarate, arrestato a luglio con quasi 300 grammi tra MDPV, hashish e marijuana, è tornato dietro le sbarre dopo l’ennesima violazione delle misure alternative.
Pochi giorni dopo l’interrogatorio, il suo avvocato, Ermanno Talamone, era riuscito a ottenere gli arresti domiciliari in una clinica neuropsichiatrica del Piemonte, dove il paziente avrebbe dovuto iniziare un percorso di disintossicazione. Ma quel tentativo di riscatto è durato poco: secondo le accuse, il gallaratese avrebbe ripreso a spacciare proprio all’interno della struttura che lo ospitava.
Gli operatori, insospettiti da un improvviso e diffuso buon umore tra i degenti, hanno segnalato la situazione. Una successiva perquisizione ha portato alla scoperta di un piccolo “magazzino” di MDPV nascosto dietro una grata nella sua stanza. L’uomo avrebbe ceduto la sostanza agli altri ospiti in cambio di prestazioni sessuali, ricreando il contesto tipico del chemsex, pratica che unisce droga e sesso di gruppo.
Il metilenediossipirovalerone (MDPV) è una sostanza sintetica potentemente stimolante, che provoca una rapida e profonda dipendenza. Lo stesso uomo, durante un precedente interrogatorio, aveva raccontato ai carabinieri di acquistarla da siti olandesi: «Si usa durante incontri sessuali con più persone – aveva spiegato – ma da un po’ è diventata illegale anche in Olanda».
Nella sua stanza sono stati trovati anche mille euro in contanti, franchi svizzeri e ricette mediche false per ottenere sildenafil, il principio attivo del Viagra. Le prescrizioni, secondo gli inquirenti, venivano realizzate con timbri e documenti appartenuti al padre, medico chirurgo deceduto da tempo.
Solo nove mesi fa l’uomo aveva ottenuto la messa alla prova dopo un altro arresto per il possesso di 36 grammi di metanfetamina. Fino a dicembre 2023 conduceva una vita apparentemente normale, con una professione conosciuta e rispettata in città.
Ora, però, la procura lo considera stabilmente inserito in un giro di spaccio legato al mondo del chemsex, e la strada per convincere i giudici del contrario si annuncia tutta in salita. La sua difesa è stata affidata all’avvocato Davide Toscani, che cercherà di dimostrare come dietro quella spirale autodistruttiva ci sia una dipendenza più che un disegno criminale.