Divano fisso o componibile? Il salotto è uno degli ambienti più importanti del casa: dedicato alla condivisione dei momenti famigliari e all’accoglienza degli ospiti. Non è sempre facile però coniugare le esigenze di spazio e comfort che richiede. I divani classici, in versione fissa o in linea, presentano degli innegabili vantaggi: spesso, per esempio, le dimensioni più contenute, che si accordano ad ambienti di tutte le taglie. I divani componibili però riescono a disegnare lo spazio in modo creativo e a definire efficacemente più zone in un solo ambiente.Ormai veri e propri sistemi di seduta, possono essere la soluzione ideale per occupare lo spazio in maniera creativa, sempre nuova, senza rinunciare alla comodità. La componibilità, è la caratteristica principale: pezzi del divano si staccano, assumono altre forme, sono regolari, allineati, scomposti, divisibili, possono essere del tutto separati o riadattati. Diventano letti, comode sedute, diventano eleganti, diventano contemporanei, diventano originali. Il divano componibile, ha diversi modelli: uno dei più gettonati è quello dal design essenziale, simile ad un pouff, con seduta quadrata e schienale basso; questo divano, non solo è componibile, ma tende ad essere anche molto utilizzato separando i pezzi. Oltre che funzionale, la separazione anche estetica: le regole dell’arredo moderno, vogliono l’abbinamento di più colori, e di diverse fantasie. Accade che una seduta
sia arancione ed un’altra blu a fiori, ed un’altra ancora rossa con motivi geometrici. Il puzzle, può essere sempre cambiato. I divani componibili, sono solitamente acquistati in toto, per poi creare diverse composizioni a seconda dell’arredo che cambia. Il divano si adatta, e non è più un elemento ingombrante, ma easy.Uno dei più famosi componibili, che ha proprio il compito di stimolare il nostro lato più creativo e fantasioso, senza dimenticare stile e qualità è il divano Peanut B, firmato Bonado. Il prodotto si sviluppa tra l’altro grazie ad elementi componibili a piacere, alcuni dotati di un pratico meccanismo a slitta con il quale ampliare la profondità della seduta, dove tre differenti tipologie di pouf possono trovare spazio per personalizzare il più possibile ogni soluzione d’arredo. Libertà di dimensioni, ma anche di colori, per un divano adatto a qualsiasi tipo di ambiente sia in termini di spazio che di gusto estetico.Il nome “Peanut Butter” ossia burro d’arachidi è stato scelto dal designer Mauro Lipparini, ed è un richiamo implicito alla piacevolezza che suscita tanto il cibo quanto il riposo da gustare sul divano. In Peanut B. il comfort è fisico grazie all’imbottitura in piuma ed è anche visivo grazie alle sue morbide e sinuose forme tonde e arrotondate per abbandonarsi al relax.