Non poteva passare inosservata la presenza ieri mattina allo stadio di Daniele Zanzi, supporter storico dei colori biancorossi e vicesindaco di Varese: «Ero presente anzitutto da tifoso. E, anche, per testimoniare l’interesse e la preoccupazione dell’amministrazione comunale e della città di Varese nei confronti di un patrimonio cittadino e di una storia lunga più di 100 anni. Preoccupazione che ho raccolto anche da tifosi che conosco da una vita, impossibilitati a capire le ragioni delle due parti. C’è stata e c’è della confusione, senza chiarezza da parte dell’amministrazione era impossibile parteggiare: c’era un presidente dimissionario e la maggioranza era scomparsa, non potevamo intrometterci nelle discussioni societarie».
Una nota positiva e ancora un po’ di attesa: «Mi fa piacere aver visto un clima tranquillo, che l’incontro non sia finito in malo modo – prosegue il vicesindaco Zanzi – Poi l’assemblea si è chiusa con una comunicazione molto scarna, è stato nominato un amministratore e basta: stiamo a vedere gli sviluppi. Il Comune di Varese è proprietario dello stadio e istituzionalmente rappresentiamo la città, quindi è naturale attendere un dialogo: con il nuovo amministratore unico Basile ci sono stati pochissimi rapporti e nell’ultimo mese non ho avuto modo di avvicinarlo, come fatto con Ciavarrella, perché non l’ho visto allo stadio, dove ci sono sempre. Ora bisogna vedere le carte, che non ha mai visto nessuno, e conoscere il progetto: l’amministrazione è a disposizione di quello che accadrà e chi dovrà rappresentare il Varese è ben accetto».
Da parte di Daniele Zanzi, un auspicio finale: «Taddeo ha parlato di un progetto unanime, mi auguro ci sia condivisione. E, soprattutto, spero che si apra la società ai tifosi. I tifosi hanno dimostrato di essere la vera risorsa di questa società: questa situazione avrebbe scoraggiato molti, e invece c’è una base solida, un pubblico appassionato. Aprire e condividere con i tifosi credo sarebbe una garanzia di chiarezza».