VARESE Amori, passioni, infedeltà, avventure mondane e politiche, provocazioni poetiche e non solo, una vita vissuta con clamore. Gabriele d’Annunzio, il “Vate”, straordinario artista di cui quest’anno ricorre il centocinquantesimo anno dalla nascita, diventa protagonista dello spettacolo che, prendendo spunto dalla biografia scritta dal presidente del Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, porta in scena Edoardo Sylos Labini nel ruolo del poeta. Accanto a lui, Viola Pornaro, Silvia Siravo, Alice Viglioglia, Giorgia Sinicorni. E nel cast anche il dj Antonello Aprea, una sorta di altro D’Annunzio rinchiuso in un enorme quadro della scenografia, con tanto di consolle, con il quale Sylos Labini sperimenta da anni la formula del Disco Teatro. “Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie”, pièce scritta dallo stesso Labini con Francesco Sala e con la consulenza di Guerri, sarà martedì 12 marzo (data della nascita, nel 1863, del Vate), alle 21, al teatro di Varese (biglietti al costo compreso tra 15 e 18 euro). In mattinata, spettacolo destinato alle scuole, così come accaduto l’8 marzo al teatro
Sociale di Busto Arsizio. A impersonare il poeta abruzzese, come accennato, l’attore e autore teatrale Edoardo Sylos Labini, che per rappresentare il personaggio si è letteralmente trasformato fisicamente, arrivando ad assomigliargli in maniera molto forte. Che cosa l’ha colpita di d’Annunzio? D’Annunzio è l’inventore dell’industria culturale italiana, inventa il marchio di se stesso per “vendere” cultura. E ha sempre “sparigliato” le carte, affascinato, nonostante le invidie. Anche in questo spettacolo ripropone la sua formula di “Disco Teatro”, con in scena una consolle e sonorità mixate: ce ne vuole parlare? In scena c’è lo stile che abbiamo inventato nel 1999: un dj alla consolle che interagisce con il mio ruolo di personaggio. In questo spettacolo, personaggio storico. E le musiche, mixate, interagiscono a loro volta con la drammaturgia. L’intervista completa sul giornale in edicola martedì 12 marzo s.bartolini
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