SARONNO Un telefono cellulare, una giacca, uno zaino e un cappellino di marca: sono questi gli “oggetti del desiderio” che hanno spinto tre minorenni a rapinare due coetanei arrivando persino a prenderli a pugni e a calci. Quella identificata e scoperta dai carabinieri della compagnia di Saronno, guidata dal capitano Paolo Degrassi, è una vera e propria babygang di tre ragazzi pronti a malmenare gli studenti per ottenere cellulari e abiti firmati.Il primo episodio risale allo scorso 7 ottobre alle 13.30 quando il terzetto, due 17enni ed un 16enne tutti residenti a Rescaldina, ha preso di mira un 16enne di Rovellasca. Il ragazzo stava andando in stazione a prendere il pullman quando in viale Santuario è stato circondato dai tre ragazzi. I bulli gli hanno intimato di consegnare il cellulare e
quando lo studente si è rifiutato l’hanno preso a pugni e a calci. Caduto a terra, il ragazzino non ha potuto far altro consegnare il telefono ai bulli.Non contenti i tre ci hanno riprovato il giorno successivo prendendo di mira un saronnese di 15 anni. Questa volta però hanno alzato il tiro: dopo le minacce e i pugni, i bulli hanno preteso non solo il cellulare, ma anche la giacca, il cappellino e lo zainetto.Dopo i due “colpi” il terzetto si è dileguato nel nulla, ma grazie a tre mesi di serrate indagini i carabinieri sono riusciti ad identificarli. La chiave è stata il telefono cellulare della prima vittima che è stato rinvenuto in possesso di un 17enne di Rescaldina, subito denunciato per ricettazione: è stato lui a tradire i baby rapinatori.
e.romano
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