Dalla Serie D alla Serie D, dopo dieci anni siamo ancora qui. Con un fil rouge che si chiama .
Lui c’era quell’anno, da giocatore, e ci sarà anche in questa stagione, come preparatore dei portieri, voluto fortemente da Ernestino Ramella.
Con lui, ripercorriamo quella annata straordinaria con Devis Mangia in panchina, 2005/2006, che terminò con il primo posto e con la promozione diretta in Serie C2 e che sarebbe piacevole si ripetesse: «Quell’anno ero la riserva di Giuseppe Dei Forti, ma fu una stagione fantastica, vissuta sempre in testa. Eravamo la squadra da battere, blasonata. Sì, sarebbe eccezionale rivivere una stagione del genere ma l’esperienza mi impone di mantenere i piedi per terra. I presupposti per fare bene ci sono adesso come c’erano dieci anni fa, ma nel calcio parla solo il campo».
Dall’illusione dell’estate scorsa, quando fu chiamato nello staff di Ramella prima del fallimento dell’As Varese 1910, fino all’euforia del ritorno in questa stagione: «L’anno scorso è andata così, lo sappiamo tutti, ma è una cosa che ho dimenticato in fretta anche perché è passato un anno. Sicuramente sono felice di essere ritornato nella squadra della mia città, è un punto di partenza per me, che vivo con grande entusiasmo, a prescindere da quanto è successo l’estate scorsa. Devo ringraziare mister Ramella, che mi ha voluto ancora con lui anche dopo un anno».
Dal raduno del 19 luglio è passato oltre un mese, queste le prime impressioni: «Questo mese di preparazione è stato intenso, ma si è lavorato molto bene. Parlo per me, per la parte che alleno io, ma penso di poter parlare anche del resto, perché da quanto si è visto sul campo, abbiamo fatto bene in tutte le fasi».
Bordin, Consol, Pissardo, Scapolo sono i ragazzi con cui Verderame ha lavorato finora. I due ’98 si sono alternati nelle prime partite, resta da capire chi sarà il titolare della stagione: «Alleno un gruppo di tutti titolari potenziali, oltre a Scapolo che è aggregato dalla Juniores e sta imparando molto lavorando con i grandi. Per quanto riguarda gli altri, c’è Bordin che ha voluto restare a Varese a tutti i costi e per noi è una certezza assoluta, nonostante le regole lo sfavoriscano un po’. Però lui c’è, sarà utile al gruppo così come ai più giovani durante gli allenamenti e comunque troverà il suo spazio perché la stagione è lunga e tutto può succedere. Consol e Pissardo sono giovani, arrivano da settori giovanili importanti pur non avendo mai fatto i titolari. Sono entrambi in fase di crescita, faranno bene ma nessuno parte avanti all’altro».