«La piazza sarà un giardino, avrà delle belle panchine dove sarà possibile sedersi a leggere il giornale, degli alberi ad alto fusto e fiori bassi, che non costituiranno barriere e dove non si potrà nascondere nessuno». «Poi, uno può anche fare il passo del giaguaro dietro al fusto dell’albero, ma non sopravvalutate gli esibizionisti di Varese, penso che ce ne siano pochi».Così, architetto milanese che ha vinto il concorso internazionale per piazza Repubblica e per la ex caserma Garibaldi, difende la sua piazza-giardino dalle critiche sollevate in questi giorni da chi ritiene che alberi e verde non garantiscano la giusta sicurezza.
Alcune perplessità sono arrivate anche dagli assessori che ritengono che la piazza debba rispettare due requisiti: sicurezza e fruibilità. Ma Galantino non ha dubbi: il giardino fa parte della storia di Varese e del comparto su cui intervenire, anche perché piazza Repubblica all’inizio non era una “lastricata”. All’agronomo , che sostiene che gli alberi non possano mettere radici sulla soletta del parcheggio, Galantino ha risposto: «Venite a vedere cosa ho fatto nel quartiere di City Life a Milano. Qui a Varese si potrà fare molto di meglio perché lo spazio è più idoneo». Alla negoziante che proponeva di creare spazi di aggregazione, come una pista per le bocce, Galantino ha risposto che «lo spazio è piccolo». Secondo Galantino, «la gente è preoccupata perché, come succede alla stazione di Milano, i luoghi dove non c’è nulla si popolano di poveri disgraziati. Ma non è quello che succederà nella nuova piazza Repubblica dove ci sarà la biblioteca e un super bar che richiamerà le persone anche per l’happy hour». Inoltre, l’architetto rileva di aver già pensato a uno spazio per gli eventi: «la struttura per gli eventi è quella rettangolare che “chiude” la piazza. Vedrete che tutto si potrà coniugare nel giardino, perché è il giardino stesso un’esigenza della città». Poi l’architetto si è soffermato su come sarà la biblioteca all’interno: «Dove c’erano moschetti e fucili ci saranno i libri. Le sale di lettura ricorderanno quelle della biblioteca di Berlino dove chi legge sta come su un balcone, in una condizione piacevole. Ci saranno sale per le conferenze, una serra vegetale dove studiare. Abbiamo pensato a chi ha bisogno di spazi più piccoli, grandi cinque metri per cinque, per concentrarsi e abbiamo ricavato angoli raccolti, con pareti di libri».
Queste dichiarazioni sono state fatte al termine di una riunione fiume a cui hanno presenziato anche il comandante della polizia locale e l’ingegner Bertani proprietario del parcheggio delle Corti. Durante la riunione sono state affrontate alcune questioni relative alla struttura sotterranea e alla viabilità nella zona. Se il giardino e la biblioteca sono punti fermi del progetto, sulla viabilità molto può ancora essere cambiato, ad eccezione di via Spinelli che sarà chiusa in modo da creare un unico giardino dalla biblioteca-serra fino allo spazio per gli eventi. Galantino adesso ha tempo fino al 30 aprile per stendere il progetto definitivo. Nel frattempo, a giorni, in piazza Repubblica arriverà la pista di skateboard. Dovrebbe essere in partenza dalla Polonia. La sensazione è che quella che si respira quando qualcosa di grande sta per accadere. Speriamo.