Dirigenti comunali, maxi-stipendi Il conto è di 3,5 milioni di euro

VARESE I costi degli enti pubblici, statali o locali, non sono solo quelli della politica. I bilanci parlano chiaro: nel capoluogo l’anno scorso la spesa per il personale dirigenziale (13 in tutto, segretario generale compresto) è stata di 1.527.761,1 euro. Un valori pari a circa il 75% di quello percepito dai cinque deputati e dai quattro senatori. E c’è da dire che Varese, rispetto ad altri enti locali, risparmia, visto che non è stato nominato un direttore generale.

Nello specifico il segretario generale Filippo Ciminelli prende (cifre intese come lordo) 125.291,41 euro all’anno, il dirigente ai lavori pubblici Franco Andreoli 130.891,72 euro, il dirigente alla cultura Andrea Campane 110.694,47 euro, il dirigente segreteria generale e gestioni tributarie Elio Carrasi 135.342,55 euro, Giuseppe D’Amanzio (politiche educative e pari opportunità) 116.243,08 euro, l’ex comandante della polizia locale (che quest’anno è stato in carica solo fino alla precedente giunta) 98.273,76 euro, Rita Furigo (risorse finanziarie) 115.945,15 euro, Gianluca Gardelli (gestione del territorio) 107.170,67 euro, Antonio Lotito (imprese e protezione civile) 111.600,92 euro, Daniele Michieletto (personale) 115.195,64 euro, Marco Roncaglioni (ambiente) 123.880,32 euro, Francesco Spatola (servizi sociali) 120.067,89 euro ed Emanuela Visentin (servizi amministrativi) 117.163,64 euro.

A Busto Arsizio il personale dirigenziale costa “solo” 639.595,17 euro all’anno. Oltre agli stipendi più bassi (determinato dal fatto che non è capoluogo), c’è da annotare il minor numero di dirigenti: oltre al segretario generale Domenico d’Apolito (77.749,89 euro lordi) ci sono otto dirigenti. Marcella Munaro (risorse interne) 68.715,03 euro, Maria Antonietta Carra (servizi legali) 72.994,79 euro, Massimo Fogliani (cultura) 68.860,11 euro, Claudio Vegetti (polizia locale) 68.715,03, Maria Teresa Marino (risorse finanziarie) 72.715,03, Roberto Brugnoni (edilizia) 69.029,24, Patrizia Albo (urbanistica) 68.848,02 e Donatella Paterlini (strategie territoriali) 71.968,03.

A Gallarate il segretario generale Giuseppe Morrone guadagna 89.272,85 euro lordi all’anno. A seguire i dirigenti Ornella Maria Magnoni (affari generali e istruzione) con 83.471,10 euro, Franco Caravati (risorse economiche) con 99.141 euro, Manuela Solinas (sociali, sport e cultura) con 83.616,18 euro, Giuseppe Alessi (polizia locale) con 86.204,86 euro, Arcangelo Altieri (settore tecnico) con 85.216,91 euro, Marta Cundari (settore programmazione territoriale) con 69.559,21 euro e Luigi Bossi (logistici) con 80.013,55 euro. Insomma, con un dirigente in meno di Busto Arsizio, costano di più: 676.495,66 euro all’anno.

Infine, Saronno, che fa un record: con il segretario generale Matteo Bottari (112.868,09 euro) e i dirigenti Antonio Bernasconi (servizi alla persona) con 104.482 euro, Cosimo Caponigro (risorse economiche e partecipazioni societarie) con 105.272,13 euro, Mauro Gelmini (affari generali – ad interim polizia locale) con 117.117,52 euro, Lucia Saccardo (istruzione-cultura-politiche giovanili-sport) con 119.963,33 euro e Massimo Stevenazzi (territorio) con 133.892,06 euro. Un totale di 693.595,13 euro lordi all’anno per 6 dirigenti, seconda solo a Varese. Le quattro grandi città della provincia costano dunque 3.537.447,1 euro.

Marco Tavazzi

e.marletta

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