VARESE – Il DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) di ASST Sette Laghi rappresenta un modello avanzato e innovativo di assistenza sanitaria dedicata alle persone con disabilità intellettiva, motoria e comunicativa. Se c’è un’esperienza che ha davvero precorso i tempi, indicando il paradigma per la sanità del futuro e oggi riconosciuta come la via maestra tanto nella letteratura scientifica quanto nella normativa, questa è proprio il DAMA. Dietro un acronimo che suona un po’ aspro, si nasconde un modello di accoglienza e cura che adatta l’intero percorso ospedaliero alle specifiche esigenze di pazienti con disabilità complesse.
Il punto di forza del DAMA è la capacità di trasformare l’esperienza sanitaria in una risposta dedicata e personalizzata, capace di soddisfare le esigenze di salute di ciascuno dei quasi 2.000 pazienti che si rivolgono quotidianamente alla struttura, trovando accoglienza, umanità, cura e assistenza. Non è un caso se il team del DAMA riceve costantemente espressioni di gratitudine e apprezzamento da parte dei pazienti e delle loro famiglie.
Istituito nel 2012, il DAMA varesino ha oggi in carico 1.915 pazienti, di cui 20 nuovi presi in carico nell’anno in corso. Nei primi sei mesi del 2025, il servizio, guidato dalla Dott.ssa Sabrina Perazzoli e riconosciuto come Struttura Semplice nel nuovo POAS aziendale, ha registrato 488 accessi. In questa intensa attività, solo negli ambulatori DAMA si sono svolte 246 visite mediche, 95 prelievi ematici e 19 elettrocardiogrammi, numeri che testimoniano l’attenzione e la professionalità con cui si accompagnano pazienti spesso in difficoltà nei percorsi sanitari tradizionali, assicurando loro risposte personalizzate e appropriate.
Fondamentale per il successo del DAMA è la sua organizzazione interna, che dispone di una sorta di cabina di regia, gestita da un Call Center dedicato. Questa centrale operativa intelligente ha il compito di definire i percorsi più adatti per ciascun paziente, garantendo continuità e precisione nell’erogazione delle cure. La sede del DAMA è situata in una posizione strategica, accanto alla hall e al Pronto Soccorso, a pochi passi dall’ingresso principale dell’Ospedale di Circolo. L’accesso posteriore, comodo per le ambulanze, e la vicinanza al parcheggio riservato ai disabili contribuiscono a rendere il servizio facilmente raggiungibile e accessibile.
Un elemento distintivo del DAMA è la profonda collaborazione con l’Odontostomatologia di ASST Sette Laghi, diretta dal Prof. Angelo Tagliabue, che attrae pazienti anche da fuori territorio. Grazie anche alla collaborazione con l’équipe DAMA, l’Odontostomatologia varesina è riconosciuta come una vera eccellenza nella cura dei pazienti con disabilità, offrendo trattamenti specialistici che tengono conto delle specifiche esigenze e fragilità di questa popolazione.
L’attività del DAMA si sta evolvendo seguendo due direttrici fondamentali. La prima è la partecipazione attiva alla rete regionale AUTINCA, dedicata alla cura dei pazienti con disturbi dello spettro autistico. In stretta sinergia con il Dipartimento di Salute Mentale, Prevenzione e Cura delle Dipendenze, diretto dalla Prof.ssa Camilla Callegari, con la struttura di Psichiatria di Varese e con la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza guidata dal Prof. Cristiano Termine, il DAMA offre un approccio integrato, multidisciplinare e continuo per questo complesso gruppo di pazienti.
La seconda direttrice di evoluzione riguarda l’espansione territoriale del servizio. Il DAMA sta progressivamente estendendo la propria azione verso le Case di Comunità di ASST Sette Laghi, con l’obiettivo di offrire percorsi sociosanitari a minore complessità il più vicino possibile al contesto di vita quotidiana di pazienti e famiglie. Questo passaggio verso il territorio rappresenta un importante avanzamento verso un modello di assistenza integrata che unisce ospedale e comunità, facilitando l’accesso alle cure e migliorando la qualità della vita.
In sintesi, il DAMA di ASST Sette Laghi si conferma un’eccellenza nella sanità inclusiva, capace di rispondere con efficacia ai bisogni di una popolazione fragile e complessa. La sua evoluzione continua, caratterizzata dalla collaborazione con strutture specialistiche e dall’espansione verso il territorio e le Case di Comunità, ne fa un punto di riferimento per tutto il Sistema Sanitario Regionale e un modello replicabile in altri contesti.