La Regione Lombardia ha approvato una delibera che segna un passo importante nella lotta ai disturbi alimentari. Su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, nasceranno centri residenziali per adulti e minori affetti da anoressia, bulimia e altri Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA).
L’iniziativa mira a ridisegnare la rete di assistenza sul territorio con strutture capaci di offrire un percorso terapeutico completo, che non si limiti alla cura del corpo ma includa anche il sostegno psicologico e riabilitativo, grazie al lavoro congiunto di medici, psicologi e terapisti.
Per rendere operativo il progetto, la Regione ha fissato una tariffa giornaliera di 300 euro a paziente e stanziato circa 5,72 milioni di euro l’anno a partire da gennaio 2026. Ogni centro avrà una capienza massima di 20 posti e potrà accogliere i pazienti fino a 24 mesi, offrendo programmi personalizzati volti al recupero e al ritorno a una vita autonoma.
«Questa iniziativa – ha sottolineato l’assessore Bertolaso – si inserisce in una strategia più ampia della Regione per affrontare una problematica purtroppo in costante aumento. Con queste nuove strutture mettiamo al centro la persona e le sue fragilità, garantendo un’assistenza di qualità e favorendo un reale reinserimento sociale».