Archiviato con soddisfazione il ritorno al successo in campionato, l’Openjobmetis Varese ha poco tempo per godersi il panorama, dovendo rimboccarsi le maniche per bissare in Champions League quanto fatto domenica sera a Pesaro.
Domani a Masnago arriva il Rosa Radom, formazione polacca che metterà i biancorossi di fronte al primo vero bivio europeo. Perdere sarebbe quantomai deleterio per le speranze di una qualificazione, visto il tour de force che attende Cavaliero e compagni.
Gli impegni da qui a Natale saranno infatti davvero ad altissimo rischio. Paradossalmente, la gara casalinga di sabato sera al PalA2A contro la Germani Brescia è quella più abbordabile per i biancorossi. Lungi dal sottovalutare la neopromossa, che domenica ha sbancato il Pala Pentassuglia di Brindisi, è chiaro che la formazione di Moretti può ritenersi sulla carta favorita contro la Leonessa. Non si può dire lo stesso per ciò che attende nel prosieguo: scorrendo il calendario, salta all’occhio immediatamente una trasferta difficile come quella di Capo d’Orlando, che però l’anno scorso sorrise a Moretti. In questa stagione la squadra di Di Carlo in casa ha perso solo alla prima giornata con Milano, salvo poi mettere a referto tre vittorie consecutive contro Torino, Cantù e Cremona.
A ruota, ecco il derby con Cantù, che storicamente è una partita esente da pronostici. Si anticiperà di sabato, sempre al PalA2A, contro dei “cugini” forse più in difficoltà di Varese e proprio per questo ancora più pericolosi. Non diminuiscono i gradi di complessità nella giornata successiva, che Varese giocherà ancora in casa contro una lanciatissima Reggio Emilia, prima di affrontare un’altra trasferta proibitiva come quella di Trento. Da sottolineare che, al sesto tentativo tra campionato e fase a gironi di Champions League (Benfica escluso), domenica a Pesaro è arrivata la prima vittoria esterna della stagione, su un parquet che nel
gennaio scorso aveva visto Varese capitolare in maniera rocambolesca sotto i colpi di Austin Daye. Sbloccarsi domenica è un aspetto che assume forse più importanza della vittoria stessa, perché questo ciclo terribile avrebbe potuto, e potrebbe ancora, risucchiare Varese in una spirale più negativa. Anche perché dopo la trasferta di Trento (18/12) le difficoltà si arrestano: il 27 dicembre arriva la Reyer Venezia al PalA2A, per concludere un cammino in salita da qui fino alla fine del 2016. Un cammino che, d’altra parte, se prendesse la piega giusta, potrebbe anche portare la truppa di Moretti a giocarsi l’accesso alle Final Eight.
Da domani al 21 dicembre, oltretutto, Varese conoscerà il suo destino europeo. Ciò che conta, più di ogni altra cosa in questo momento, è interrompere subito l’emorragia di sconfitte (tre consecutive in campo europeo) già domani contro i polacchi del Rosa Radom, per allontanarsi anche dall’ultima posizione del gruppo C. Dopo il Rosa Radom, i biancorossi affronteranno la scomoda trasferta turca di Usak, contro la squadra forse più modesta della compagnia. Per chiudere il mese di novembre, il 30 arriverà l’Ewe Oldenburg al PalA2A, prima che inizi il girone di ritorno a Villeurbanne, il 6 dicembre.
Ancora due impegni prima della sosta natalizia, contro il Neptunas a Masnago il 14 dicembre e contro il Paok Salonicco il 21, in Grecia, giorno in cui Claudio Coldebella riabbraccerà il suo passato. Un ciclo terribile di 12 partite tra campionato e coppa, da qui a Natale, che svelerà con ogni probabilità quali sono le reali intenzioni di questa squadra. Un primo passo è stato fatto domenica, ora non resta che continuare a camminare.