Doggy Bag obbligatoria in Italia: proposta di legge per combattere lo spreco alimentare

Arriva in Parlamento una proposta di legge per introdurre l'obbligatorietà della Doggy Bag, un passo verso la sostenibilità e la riduzione degli sprechi alimentari.

Il deputato di Forza Italia Giandiego Gatta ha presentato una proposta di legge volta a rendere obbligatoria in Italia la pratica della Doggy Bag nei ristoranti. La Doggy Bag, già in uso da tempo negli Stati Uniti e obbligatoria in paesi europei come Francia e Spagna, permette ai clienti di portare a casa gli avanzi di un pasto non consumato al ristorante.

Gatta ha dichiarato che l’obiettivo principale della proposta di legge è contribuire a contrastare lo spreco alimentare, un problema rilevante in Italia. Secondo i dati della Fondazione Bdfn, ogni italiano spreca in media 65 chili di cibo pro-capite all’anno, a causa di comportamenti errati sia nel consumo domestico che nei ristoranti.

La proposta di legge, intitolata “Obbligatorietà della Doggy Bag”, sarà presentata il 10 gennaio presso la Sala stampa della Camera dei deputati. La conferenza stampa sarà l’occasione per illustrare i dettagli della legge, i suoi obiettivi e il suo significato più ampio nell’ambito della sostenibilità ambientale e della lotta agli sprechi alimentari.

Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, supporterà la presentazione insieme ai Circoli per l’Ambiente e della cultura rurale, guidati dal presidente Alfonso Maria Fimiani. Fimiani ha sottolineato l’importanza di promuovere una cultura del consumo responsabile e ridurre gli sprechi alimentari attraverso l’obbligatorietà della Doggy Bag.

“La sostenibilità ambientale è una priorità che va oltre le divisioni politiche. Siamo lieti di avviare un percorso che speriamo lungo e proficuo con le forze politiche per promuovere una legislazione che favorisca pratiche più responsabili nel settore della ristorazione”, ha dichiarato Fimiani.

La proposta di legge è un passo fondamentale per incoraggiare una cultura del consumo responsabile e ridurre gli sprechi alimentari in Italia, contribuendo così agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.