Domani, 30 novembre, ultimo giorno per la benzina scontata

Dal 1° dicembre benzina, gasolio e GPL costeranno di più. Il nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 novembre ridefinisce il taglio delle accise. Le aliquote più alte comportano la riduzione dello sconto in vigore finora, che passa da circa 30 centesimi al litro a circa 18 centesimi.

Corsa al rifornimento “scontato”: domani, 30 novembre, si prevedono code ai distributori di benzina per fare il pieno con le accise “tagliate”. Dal 1° dicembre, infatti, il prezzo del carburante è destinato ad aumentare nuovamente.

Il decreto legge n. 179 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 novembre 2022, infatti, prevede una nuova rideterminazione delle accise su benzina, gasolio e GPL.

La riduzione attuale resterà in vigore fino al 30 novembre e da dicembre, fino alla fine dell’anno, saranno in vigore i nuovi valori. Lo sconto sul prezzo alla pompa di circa 30 centesimi al litro per benzina e gasolio e di circa 10 centesimi per il GPL sarà quasi dimezzato.

Vengono, inoltre, modificate le date di scadenza per la trasmissione delle dichiarazioni con i quantitativi in giacenza da parte degli esercenti dei depositi di carburante e dei distributori.

Prezzo del carburante in aumento, dal 1° dicembre lo sconto sarà dimezzato

A pochi giorni dalla pubblicazione ufficiale del Decreto Aiuti quater, che ha confermato lo sconto del prezzo sul carburante fino alla fine dell’anno è arrivato un nuovo decreto che va a modificare quanto disposto.

Secondo quanto stabilito dal Governo, quindi, dal 1° dicembre ci sarà una riduzione dello sconto che passerà dagli attuali 30 centesimi al litro per benzina e gasolio a circa 18 centesimi (e da circa 10 centesimi per il GPL a circa 6 centesimi).

Lo sconto, quindi, viene quasi dimezzato per via della rideterminazione delle aliquote di accisa. Il taglio attuale sarà in vigore fino al 30 novembre, poi a partire dal 1° dicembre saranno in vigore i nuovi valori.

Non ci sono variazioni, invece, per quanto riguarda il gas metano. Il decreto non ha previsto alcun intervento per cui vengono mantenute l’IVA al 5 per cento e l’aliquota di accisa a zero.

Viene poi fissata definitivamente la data entro cui i gestori dei depositi di carburante e di stazioni di servizio dovranno trasmettere all’Agenzia delle Dogane la dichiarazione con i dati sui quantitativi in giacenza al 30 novembre. L’adempimento andrà effettuato entro la nuova scadenza del 12 dicembre 2022.

Entro il 12 gennaio 2023, invece, sarà necessario trasmettere i dati sul carburante in giacenza al 31 dicembre 2022.

Riduzione del taglio delle accise: i prezzi sono destinati a salire

L’aumento delle aliquote di accisa comporterà quasi inevitabilmente un nuovo aumento dei prezzi del carburante, che solo di recente era tornato a livelli normali.

Gli aumenti sul carburante si vanno ad aggiungere ai rincari dell’inflazione e del caro bollette, e arriveranno a ridosso di uno dei periodi di maggiore spostamento per via delle festività natalizie.

Le associazioni dei consumatori hanno già fatto sentire la propria voce, il Codacons sottolinea come la decisione del Governo, considerano i prezzi medi dei carburanti, farà impennare nuovamente i prezzi:

“in modalità servito un litro di verde salirà da 1,852 euro a 1,974 euro, il diesel sfonderà addirittura la soglia dei 2 euro al litro, passando dagli attuali 1,957 euro a 2,079 euro/litro.”

Intanto, per gli automobilisti arriva anche una buona notizia. Nella bozza della Legge di Bilancio 2023 è presente un articolo che prevede la sospensione dell’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie previsto per inizio 2023.

Rientrano in questa categoria anche le multe stradali che, pertanto, non saranno adeguate alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo accertata dall’ISTAT.