«Domenica ritorno a casa. Ma la D arriverà a Masnago»

Cuore biancorosso. Luca Alfano sarà al Chinetti, di nuovo al suo posto, dopo un ricovero in ospedale

Il quattro luglio 2015 faceva un caldo asfissiante, i tifosi del Varese camminavano e cantavano in corteo dallo stadio fino alla sede del defunto Varese 1910. Nascosto in disparte, all’ombra, c’era anche Luca Alfano, che non voleva assolutamente mancare. Tanto di quello che è successo in questa stagione gloriosa, nasce da quel giorno. Luca Alfano c’era, come detto, e c’è stato per tutta questa stagione. Domenica tornerà allo stadio, al Felice Chinetti, pronto a festeggiare questa incredibile promozione.

«Quel giorno, il quattro luglio, faceva talmente caldo che boccheggiavo. Me lo ricordo come fosse ieri. Ma anche in quei giorni, vedevo come sempre il bicchiere mezzo pieno consapevole che qualcosa di bello sarebbe successo. Certo, una stagione del genere penso non se la immaginasse nessuno, non a questi livelli di dominio intendo. Però questo deve essere solo l’inizio». Dopo oltre un mese di assenza, Luca tornerà a vedere dal vivo il Varese. Nel mezzo qualche problema di salute, che però ha messo nel cassetto con la consueta positività: «Qualche calcolo da togliere al rene ed una infezione post operatoria che ha complicato le cose. Però tutto è bene quel che finisce bene, e sono contento di tornare a vedere il mio Varese. L’ultima volta è stata Fenegrò-Varese, sempre al Chinetti, era il 31 gennaio scorso. Effettivamente, l’atmosfera mi manca un po’».
Il suo rientro allo stadio potrebbe coincidere anche con la festa per la promozione, non sarebbe male: «Altroché, non sarebbe male anche perché ormai il Chinetti è casa nostra, sarebbe un giusto tributo ad uno stadio che ci ha regalato tantissime gioie quest’anno. Però io sono convinto che non festeggeremo domenica. Per quanto sia bello il Chinetti, secondo me festeggeremo nella nostra bombonera a Masnago. E sarà un giorno stupendo». Male che vada, dunque, la festa verrà rinviata di una sola settimana: «Per me il destino vuole che il Varese festeggi il suo compleanno e la promozione nello stesso giorno, nel suo stadio, davanti al suo pubblico. Mi immagino una giornata di sole, caldo, l’inizio della primavera, la festa per i 106 anni di questo grande amore e successivamente la festa per il ritorno in Serie D. Sarebbe magnifico».
Le emozioni di questa stagione sono difficili da descrivere, perché intense ed inaspettate, una scossa continua di adrenalina, di entusiasmo: «Forse anche troppo entusiasmo -sorride Luca- per noi che solitamente siamo sempre stati abituati a soffrire. Quest’anno è un paradiso, c’è un clima famigliare che non si respirava da tantissimo tempo, vedo grande umiltà ed un gruppo che si mette allo stesso piano dei tifosi. Siamo tutti assieme e navigare nella stessa direzione».

In particolare, Luca ha legato con due giocatori del Varese, che con lui hanno condiviso per tutta la stagione un rito propiziatorio prima di ogni partita: «Carminetor Marrazzo ed il Letale. Ah, voi mi direte, chi è il Letale? Sto parlando di Capelloni, i suoi compagni di squadra lo chiamano il Letale perché su punizione è una sentenza. Sono due splendidi ragazzi, dall’animo puro, con loro ho iniziato a prendere un caffè al Relais sul Lago prima dell’esordio in campionato. E’ andata bene la prima volta e allora non ci siamo mai fermati, siamo tutti e tre scaramantici. Dopo ogni non-vittoria, si è sempre aggiunto qualche altro giocatore per invertire la rotta. Al di là del caffè, però, è nato un bel momento in cui per dieci minuti si ride e si scherza con loro due, con il mister e con chi c’è, senza pensare ad altro. Marrazzo e Capelloni, tra l’altro, sono anche venuti a trovarmi in ospedale e per questo vorrei ringraziarli pubblicamente».
Negli occhi di Luca, c’è un’immagine su tutte: «La prima giornata a Besozzo, nessuno sapeva cosa aspettarsi, invece 6-0, 1500 tifosi in trasferta ed uno spettacolo che mi ricorderò per tutta la vita, davvero. Quel giorno penso abbia esultato anche Barbarito per l’incasso. Non poteva esserci giornata migliore per questo nuovo inizio. Però negli occhi ho anche la vittoria di Legnano, che bella!». Domenica, al Chinetti, Luca si posizionerà dietro la porta, sotto i pini, per godersi al meglio la partita con il Saronno. Comunque vada, sarà una festa per lui e per tutti noi.