Domestici infedeli truffano l’anziana Via centomila euro

Governanti infedeli nei guai a Fagnano Olona per una truffa da 100.000 euro ai danni dell’anziana che avrebbero dovuto accudire e che invece hanno raggirato senza alcuno scrupolo.

Probabilmente avrebbero continuato a prosciugare il conto corrente della signora se il nipote non si fosse accorto per tempo che qualcosa non quadrava più nel bilancio dell’anziana nonnina, dando così l’allarme.

Al termine di una complessa attività di indagine, infatti, i carabinieri della stazione di Fagnano Olona, coordinati dai colleghi della Compagnia di Busto Arsizio, hanno denunciato a piede libero con l’accusa di truffa, circonvenzione di incapace e appropriazione indebita i due coniugi, entrambi di nazionalità tunisina di circa quarant’anni, che da parecchio tempo lavoravano nella sua casa con il compito di seguirla in ogni momento della giornata.

La signora, infatti, non è autosufficiente e l’assunzione di un paio di persone che potessero darle una mano era diventato un fatto inevitabile per garantirle un’adeguata assistenza.

Ma i due dipendenti, anziché dimostrarle fedeltà, hanno approfittato del suo stato di estremo bisogno derubandola giorno dopo giorno.

E la truffa si sarebbe sviluppata addirittura nel corso di alcuni anni: secondo la ricostruzione degli investigatori, con vari espedienti e raggiri di ogni tipo, i due collaboratori domestici avrebbero spinto l’anziana a consegnare loro somme di denaro, prelevate dal proprio conto corrente, fino a un ammontare di oltre 100.000 euro.

La maxi truffa è stata scoperta dal nipote che, insospettito dai continui prelievi di denaro effettuati dalla pensionata, hanno denunciato i fatti ai carabinieri della Compagnia di Busto che si sono subito messi al lavoro per ricostruire le modalità del raggiro. Dopo una lunga serie di accertamenti contabili i carabinieri hanno rafforzato i timori del nipote dando fondatezza all’ipotesi di una truffa ai danni dell’anziana donna. Una volta raccolti gli elementi necessari i due tunisini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

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