Don Barban lascia la sua Coarezza

Don Michele Barban lascia la sua Coarezza.

Dopo 41 anni di servizio nella frazione sommese, da martedì prossimo, 1 ottobre, il sacerdote si trasferirà a Crenna, «così da favorire il realizzarsi delle comunità pastorali senza essere d’ingombro» dice quasi scherandoci sopra. «Non scappo e non sono stato mandato via», cerca di spiegare. «Le nuove scelte pastorali richiedono un diverso, maggior, coinvolgimento e il tempo si fa breve per me». Oggi, alle 20, come tutte le domeniche sarà lui a

celebrare la santa Messa nella chiesa di Coarezza, ma sarà la sua ultima predica agli ex parrocchiani che vuole salutare con un semplice ma ricco «ciao». E’ il saluto «affettuoso e commosso che esprime già la mia nostalgia nel lasciarvi», scrive don Michele, cittadino prete, come lui stesso ama definirsi, che per anni ha respirato l’aria dei boschi e del fiume Ticino, vivendo davvero insieme agli abitanti della frazione, prendendo anche posizioni scomode.

Quarant’anni fa, le ragazze dell’oratorio di Somma arrivavano in bicicletta a Coarezza per giocare a pallone con le coetanee dell’oratorio di don Michele: un fatto quasi rivoluzionario per l’epoca. Poi è stato un continuum di iniziative e di proposte: dalla gestione della scuola materna in modo «sanamente laico» ricorda il sacerdote, all’ascolto dei bisogni, delle preoccupazioni, delle gioie e dei dolori della gente. Un prete fuori dagli schemi, don Michele Barban, che ha rinununciato alla parrocchia di Coarezza tre anni fa e ora dice ciao a tutti.

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