Don Paolo e don Luca se ne vanno Via da Varese i preti dei ragazzi

VARESE Don Paolo e don Luca lasciano Varese. Arriva don Stefano. L’annuncio durante la messa di ieri sera in basilica: don Paolo Fumagalli e don Luca Zanta sono chiamati a prestare il loro servizio in altre realtà della diocesi di Milano. Partenze attese per la neo costituita Comunità pastorale di Sant’Antonio Abate che raccoglie le parrocchie di Varese centro, Casbeno e Bosto. I due sacerdoti erano attivi principalmente sul fronte della pastorale giovanile tra gli oratori delle tre realtà.Don Paolo Fumagalli lascia Varese dopo 11 anni di presenza in particolare nella parrocchia della basilica. Una figura di riferimento per molti giovani del centro cittadino, e non solo, che con lui sono cresciuti lungo questi anni di presenza attenta, entusiasta e sempre disponibile con tutti. Il suo impegno in particolare proprio nell’ambito dell’oratorio San Vittore, della pastorale giovanile decanale, del gruppo missionario, nella lettura continua del Vangelo il lunedì sera dalle suore di via Luini, e poi negli ultimi due anni anche nell’ambito della parrocchia di Casbeno con l’attenzione agli ammalati e alle necessità della parrocchia. «Sono stati anni belli e significativi quelli che ho vissuto qui – spiega don Fumagalli – ringrazio tutte le persone che hanno lavorato con me e che mi hanno aiutato a crescere nella mia esperienza di sacerdote». Il nuovo impegno pastorale lo vede rettore del Collegio Arcivescovile di Saronno dove avrà modo di continuare

il rapporto con i giovani. «Credo che l’oratorio rimanga una grande realtà per Varese e che anzi debba essere potenziato perché resta uno dei pochi luoghi in cui oggi c’è attenzione gratuita e autentica ai giovani».Ma la Comunità pastorale Sant’Antonio Abate perde anche un altro giovane prete: don Luca Zanta, venuto nella parrocchia del centro quattro anni fa con la formula 1+3, un anno di diaconato e tre da prete prevista per l’immissione nel ministero dei nuovi sacerdoti. Don Luca è stato impegnato nell’attività dell’oratorio di Casbeno che ha saputo rivitalizzare attirandovi parecchi ragazzi e adolescenti. Per lui il prossimo incarico è a Peschiera Borromeo come vicario della locale comunità pastorale. «Queste partenze però non significano che il lavoro fatto qui sia stato inutile – ha spiegato il prevosto monsignor Gilberto Donnini – è stato un importante servizio reso alla comunità, di cui siamo molto riconoscenti, ma che adesso può essere proseguito, collaborando con i sacerdoti che verranno».È, infatti, stato già nominato il nuovo prete che farà da riferimento per la pastorale giovanile: don Stefano Silipigni che per 13 anni ha operato nell’ambito dell’oratorio della basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate. Classe 1971, don Stefano ha anche frequentato l’istituto superiore per formatori promosso dall’università Gregoriana di Roma. Lo stesso che ha frequentato Paolo Pizzolato, il direttore di oratorio della Comunità di Sant’Antonio Abate. Elena Botter

s.bartolini

© riproduzione riservata