Donna al volante che spettacolo… «Se provi il rally poi è una droga»

Automobilismo - La varesina Letizia Soldano ha trionfato al “Rally Italia Talent” : ora non si ferma più

Donna al volante…che spettacolo. Alla faccia dei luoghi comuni, ci sono donne che la macchina la guidano che è una meraviglia, pilotandola con piglio sicuro anche in mezzo agli ostacoli. È il caso della varesina Letizia Soldano, fresca vincitrice del “Rally Italia Talent”, evento organizzato dall’ex pilota Renzo Magnani insieme al manager Claudio Bortolotto allo scopo di regalare ai primi classificati l’opportunità di correre in una gara del Campionato italiano.

Letizia Soldano- che compirà 30 anni il mese prossimo – ha trionfato addirittura in due categorie: la “femminile” e i “non licenziati”, ossia i neofiti non ancora in possesso della licenza per correre. «E infatti non avevo mai corso un rally – racconta Letizia – anche se il mondo dei motori mi ha sempre attratto, tant’è che ogni tanto vado sui kart a noleggio con gli amici. Sarà anche l’aria di casa: mio zio, Gigi Soldano, è un celebre fotografo della MotoGP e di Valentino Rossi». (Letizia se la cava benone anche con la macchina fotografica, un’altra sua grande passione). Come tante idee felici, quella di partecipare al “Rally Italia Talent” è nata per caso: «Ho visto su Facebook un post che parlava di questa manifestazione – racconta Letizia – Dopo aver letto il regolamento, mi sono detta: perché no? Proviamoci». E di talento la varesina ha dimostrato di averne in abbondanza, se pensiamo che solo 60 dei 5.300 iscritti iniziali sono stati selezionati per la finale di Siena. In terra toscana le prove sono state particolarmente impegnative: Letizia si è dovuta misurare sia su un complesso simulatore, sia al volante di una 500 Abarth, sfrecciando su un vero e proprio circuito, con gomme e birilli a far la parte di sassi, alberi e guard rail. «Prima di ogni prova l’emozione si faceva sentire – racconta Letizia – ma una volta partita sono sempre riuscita a trovare la giusta concentrazione, specialmente domenica mattina, quando ho avuto come navigatore Tonino Mulas: mi ha trasmesso davvero un sacco di carica e ha saputo trovare il modo giusto per farsi ascoltare anche da chi, come me, non aveva mai provato il rally, e non aveva quindi l’abitudine a guidare dettando e ascoltando le note. Non era semplice, ma abbiamo fatto un gran tempo. Una bella soddisfazione, tenendo presente che in gara c’erano ragazze che avevano già corso un rally o avevano esperienza nei kart».

Ma che sensazione ha provato Letizia durante il suo primo (e vincente) rally? «Mi piace. È bella l’emozione nell’andare forte, misurarsi col cronometro, e al contempo evitare gli ostacoli, senza fare errori». Subito dopo la gara sono fioccati i complimenti, a cominciare da quelli degli amici Alessandro Marchetti e Fulvione Solari, rispettivamente pilota e navigatore: «Marchetti quasi non ci credeva, era felicissimo anche lui. Anche perché mi ha sempre incoraggiato prima delle prove. I suoi consigli sono stati preziosi. Adesso vorrebbe vedermi al via al prossimo “Rally dei Laghi”: io spero davvero di poter partecipare: in fondo questo talent è nato proprio per dare a chi non se la può permettere l’opportunità di fare rally, che purtroppo è uno sport molto costoso». Grazie al trionfo a Siena (insieme a Silvia Bianco Francesetti) la Soldano potrà gareggiare a una prova del Campionato italiano («Forse il “Due Valli di Verona») a bordo di una Peugeot 208. «Come definirei la mia guida? Direi grintosa ed efficace – assicura Letizia – Volevo sfruttare l’occasione e l’ho fatto». Ma a casa cosa dicono? «I miei genitori mi supportano. E poi adesso non posso certo tirarmi indietro…». Infermiera in sala operatoria all’ospedale di Legnano, Letizia Soldano esercita ogni giorno per lavoro una serie di facoltà che tornano utili anche al volante. «Nella mia professione servono concentrazione massima, preparazione fisica, attenzione totale. Anche orecchio, visto che sono strumentista. Insomma, ho a che fare tutti i giorni con delle qualità indispensabili nei rally».