Torino, 7 set. (Apcom) – Sono bastati circa 10 cc di sangue – di una sacca da 250 cc- di un gruppo non compatibile con il suo, tre soli minuti di trasfusione, per fare andare in crisi respiratoria, e poi in coma per due giorni e mezzo, la donna di 76 anni morta questa notte alle Molinette di Torino per una trasfusione sbagliata. Lo spiega il dottor Marco Rapellino della direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera che, tra oggi pomeriggio e domani mattina, deciderà con i dirigenti della struttura quali provvedimenti prendere nei confronti del medico che ha commesso l’errore.
“E’ molto probabile – spiega Rapellino – la sospensione temporanea per tutelare, oltre all’ospedale, anche lui, che è molto depresso, almeno fino alla chiusura dell’inchiesta”. Sabato scorso, di mattina, la donna è stata ricoverata alle Molinette. “Era in condizioni compromesse – spiega Rapellino – aveva una bronchite cronica e una grave anemia, dovuta, si è poi scoperto, a dei copiosi sanguinamenti intestinali. Quando è arrivata aveva 5 di emoglobina”. “Quindi – prosegue Rapellino – le è stata fatta una prima trasfusione al pronto di medicina, che è andata bene. A quel punto è stata trasferita al reparto chirurgia, per effettuare degli esami invasivi e capire da cosa fosse provocati i sanguinamenti. Lì è avvenuto l’errore”.
Oggi l’ospedale ha fatto avere la documentazione alla procura di Torino, che ha aperto un’inchiesta.
Sol/cro
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