VIGGIU’ E come se per un attimo i boschi di Viggiù si fossero trasformati improvvisamente nella leggendaria foresta di Sherwood, terra di conquista del mitico Robin Hood e della sua allegra brigata. E’ quello che avrà pensato la sbigottita donna di Viggiù, residente nella zona di via Turconi, al confine con Saltrio, dopo aver visto una freccia di circa un metro conficcarsi nella persiana di una delle finestre di casa sua mentre lei passeggiava tranquillamente nel giardino di casa.
Incredibile ma vero quello successo l’altro giorno a Viggiù: alla donna incredula non è rimasto altro da fare che chiedere l’intervento delle forze dell’ordine raccontando quanto le era appena capitato. Al tempo di Sir Robin sarebbe di sicuro un fatto normale, quasi la routine. Sfruttando il riparo degli alberi e della folta generazione il principe dei ladri, infatti, saccheggiava i signorotti che attraversavano Sherwood creando più di un grattacapo al suo acerrimo nemico, lo sceriffo di Nottingham. La foresta non era solo terreno di caccia ma anche campo di allenamento per gli arcieri che miglioravano le loro capacità centrando i bersagli fissi e mobili piazzati sui tronchi degli alberi. Così una freccia scagliata a centinaia di metri di distanza non turbava nessuno, neppure chi veniva sfiorato dal dardo.
Ma di questi tempi è tutta un’altra storia e il fatto assume una nuova luce, certamente più inquietante. Sì perché quella freccia avrebbe potuto fare danni enormi con conseguenze tragiche se la traiettoria fosse stata solo di qualche metro più bassa. Considerando, però, che i boschi di Viggiù non sono infestati né da ladri, né tantomeno da orde di indiani, non si capisce da dove sia sbucata questa freccia professionale, utilizzata normalmente per competizioni sportive o per la caccia, con una gittata che potrebbe raggiungere addirittura i seicento metri. Se la macchia di Viggiù non è né Sherwood né il vecchio west, chi ha scagliato la freccia? E’ il grande interrogativo al qualche stanno cercando di dare una risposta i carabinieri che stanno indagando sui fatti. Fatto sta che nessuno purtroppo ha visto o sentito nulla. L'”arciere folle” di Viggiù ha scagliato, infatti, la freccia ma non è mai andato a recuperarla. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, solo un grande spavento per una donna che si stava rilassando in giardino e che per poco non veniva trafitta da una freccia che, dopo essere passata a qualche metro da lei, si è conficcata nella persiana.
Probabilmente la freccia è stata scagliata da diverse decine di metri tanto che dalle prime ricerche effettuate nei primi momenti successivi ai fatti non è stata rintracciato nessun individuo sospetto che si stesse aggirando nelle vicinanze dell’abitazione armato di arco e frecce. Resta da chiarire se si tratta di un errore di “gittata” o se di un gesto intenzionale. Quasi certamente il colpo è partito inavvertitamente centrando un infisso ma l’auspicio è che il folle arciere di Viggiù riponga arco e frecce una volta per tutte e si costituisca chiedendo scusa per gli attimi di paura che una signora del posto ha dovuto sopportare.
b.melazzini
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