Anziani, un’altra tragedia della solitudine: la città prova a riflettere su come affrontare l’emergenza dell’invecchiamento della popolazione. «Più servizi per gli anziani» chiede l’Auser di Busto Arsizio. E l’amministrazione prova a fare una sorta di “bis” della Casa della Salute proprio nel quartiere di Sant’Anna.
La tragica fine di Giuseppina Mari Granata, morta intossicata nell’appartamento di via del Ponte, a Sant’Anna, in cui viveva da sola, in seguito ad un incendio nella palazzina, scuote il quartiere più periferico della città. A partire dal centro sociale per la terza età di via Cairate, a poche centinaia di metri di distanza dal luogo dell’incidente, uno dei ritrovi più frequentati dagli anziani in città.
«Purtroppo la solitudine delle persone anziane è un problema sociale sempre più serio – secondo Leonardo Bevilacqua, responsabile dell’Auser di Busto Arsizio, la maggior associazione per la terza età che opera in città – sono sempre di più le persone sole e senza appoggi o riferimenti, i cui figli e parenti più prossimi vivono lontano da Busto, che si rivolgono a noi, per avere compagnia, conforto o anche un aiuto per fare la spesa o per essere accompagnate in ospedale. È un fenomeno in crescita, a cui occorre prestare attenzione».
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