Donne in chemioterapia Ecco la banca della parrucca

Hanno sfilato in 6 per la prima volta, insieme ad altrettante modelle professioniste. Tutte con la parrucca in testa. Ma le prime la portavano perchè hanno perso i capelli per la chemioterapia.
Si è presentata così a Roma, durante una serata di raccolta fondi per la ricerca contro i tumori, la Banca della parrucca, una sorta di catena di solidarietà tra le donne, realizzata dalla Fondazione Prometeus.

“L’iniziativa è partita quest’anno – spiega Daniela, una delle volontarie dell’associazione che ha messo in piedi il progetto. Durante le cure, in una fase delicata della loro vita, le donne sono disorientate, non sanno dove andare e molte non si possono permettere di spendere cifre che vanno dai 500 ai 2000 euro per l’acquisto di una parrucca. Altre, finita la chemio, le hanno dismesse e le conservano e abbiamo pensato di utilizzarle”.

“Così – aggiunge – è nata la banca e il progetto My beautiful project insieme alla Tricostarc. Le parrucche vengono raccolte, sistemate e igienizzate e messe a disposizione gratuitamente di altre donne che per motivi economici si troverebbero in difficoltà, con il solo vincolo di farle rientrare alla banca quando non ne avranno più bisogno. Ad ogni parrucca il donatore potrà anche attribuire un nome.

u.montin

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