Doping da 2500 dosi per i giocatori d’azzardo

Tre persone denunciate e 2.500 dosi di farmaci dopanti sequestrati destinati, non solo agli sportivi e ai patiti del fitness ma anche ai giocatori d’azzardo patologici bisognosi di adrenalina. È il bilancio di una brillante operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio.

Tra i farmaci sequestrati dalla Guardia di Finanza a seguito di alcune perquisizioni sono risultati il nandrolone, il testosterone, il clenbuterolo l’ossandrolone e il trenbolone, equivalenti a circa 2500 dosi dopanti, oltre ad un centinaio delle cosiddette “pillole blu”, cedute ed utilizzate in assenza di prescrizioni mediche e quindi senza controllo sanitario, e a svariate fiale di “adrenalina” .

Il fatto più sconvolgente è che la richiesta di questo tipo di sostanza, contrariamente alle altre, utilizzate per lo più dai frequentatori delle locali palestre, vede come acquirenti soggetti patologicamente dipendenti dal gioco d’azzardo. I “dopati” di gioco erano gli acquirenti principali di questo traffico illecito di farmaci che i finanzieri della Compagnia di Busto, Coordinati dal capitano Stefania Quarta, hanno smantellato.

Il gioco infatti crea naturalmente un aumento dell’adrenalina nell’organismo, e il giocatore patologico, dipendente dalle forti emozioni provate, ricorre in maniera artificiale a iniezioni in vena di questo ormone, mantenendone così, artificialmente invariato, l’alto livello nell’organismo, continuando a provare le emozioni forti date dall’azzardo del gioco. I tre individui hanno violato disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e per importazione illegale di farmaci. Si tratta di tre giovani, di cui due italiani ed un soggetto di nazionalità albanese, che aveva fatto della propria abitazione una centrale di smistamento dei prodotti anabolici, provenienti dal mercato nero internazionale, imbastendo così un mercato estremamente redditizio.

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