Dopo il nubifragioSaronno conta i danni

SARONNO Il nubifragio? Già dimenticato. Con il proverbiale dinamismo ed impegno la città degli amaretti e i saronnesi hanno già posto rimedio a tutti i danni provocati dal nubifragio che con un’inusuale violenza si è abbattuto su Saronno nella notte tra giovedì e venerdì.

Quello che si presentava come il classico temporale estivo si è presto trasformato in un vero e proprio nubifragio, non solo per l’incredibile quantità d’acqua e di grandine cadute in città in meno di due ore ma soprattutto per la violenza delle precipitazioni. Una tale mole da mettere a dura prova case e strutture pubbliche: il primo a farne le spese è stato il pronto soccorso dell’ospedale cittadino dove si è verificato un allagamento nella zona del triage. In queste ultime ore, i tecnici hanno accertato l’origine dell’infiltrazione: l’acqua si era accumulata sul tetto della struttura creata per accogliere le ambulanze. Da qui non riuscendo a fluire completamente ha finito per infiltrarsi nei muri e uscire nella zona dell’accettazione.

Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno presto risolto il problema: «Il pronto soccorso – spiegano dall’azienda sanitaria – è sempre rimasto operativo: abbiamo chiesto alla centrale del 118 di dirottare i casi più gravi ma nonostante l’emergenza abbiamo accolto tutti coloro che si sono presentati».

Completamente inutilizzabile invece la Pegeout 306 rimasta bloccata all’interno del sottopassaggio di via Primo Maggio. La vettura è stata ricoperta dall’acqua che è riuscita ad entrare nel motore. Contenuti invece i danni per le abitazioni private: «Sono rientrata a casa – spiega Francesca Mainardi 27enne residente nella zona sud della città – ed ho trovato l’acqua che scendeva a fiumi dal lampadario». A causare l’infiltrazione la grandine che aveva bloccato le grondaie: è stato sufficiente asciugare l’acqua e tutto è tornato alla normalità. Proprio come è successo negli edifici pubblici saronnesi colpiti dal maltempo dagli uffici comunali, dove l’acqua ha invaso due stanze al primo piano e alla palestra Aldo Moro.

Più seri i danni all’impianto sportivo di via Miola dove un fulmine ha danneggiato la centralina elettrica. Già nella mattina di venerdì è stata ripristinata la linea ma per riportare il sistema agli ordinari livelli di efficienza sarà necessario un ulteriore intervento che sarà realizzato ad inizio settimana. Nonostante l’eccezionalità del temporale, che per violenza e quantità d’acqua ha superato tutti quelli che si sono abbattuti sulla città negli ultimi anni, Saronno ha saputo superare l’emergenza anche grazie all’intervento dei vigili del fuoco che a partire da mezzanotte quando hanno liberato i due sottopassaggi dal metro e mezzo d’acqua che li ostruivano hanno lavorato tutta notte senza sosta.
Sara Giudici

f.tonghini

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