«Dormire a casa aiuta a vincere» Parola di Zecco, cinque anni dopo

Cinque anni fa, il 13 settembre del 2009, Gianpietro Zecchin giocava la sua prima partita nel Varese, subentrando ad Alessandro Gambadori, quando mancavano appena 4’ alla fine a Crema, nella gara persa 2-0 col Pergo alla terza giornata della stagione che portò in B i biancorossi.

Oggi, quando scenderà in campo nella sfida contro il Lanciano (fischio d’inizio alle 15), il senatore festeggerà la gara numero 177 in biancorosso (la 158ª in campionato).

In questi anni Zecchin è diventato una bandiera assoluta della squadra e dopo il passo falso di Carpi è lui a suonare la carica: «Perdere serve per capire che cosa si è sbagliato e come migliorare. Il Lanciano ha incominciato molto bene la stagione, dopo l’ottimo torneo dell’anno passato. È una squadra tosta, che si schiera con il 4-3-3 o con il 4-5-1, e sarà molto duro giocarci contro: ma abbiamo bisogno di fare un risultato positivo».

Per ragioni economiche il Varese ha deciso di rinunciare al ritiro prima di ogni gara casalinga. Zecchin commenta così la scelta della società: «Anche quando ero al Padova e all’Alto Adige passavo le vigilie dei match interni a casa e non in albergo, perché non c’era la consuetudine dei ritiri, fondamentali invece per preparare al meglio le trasferte». L’esterno del Varese condivide la decisione del club: «Andare in ritiro non ti dà la certezza di vincere. Dormire nel mio letto la sera prima della partita, e poter dare il bacino della buona notte ai miei figli Nicolò e Rachele, può rappresentare invece uno stimolo in più. E poi, anche alla vigilia degli incontri di Coppa Italia con Juve Stabia ed Entella eravamo rimasti a casa, riuscendo sempre a vincere».

Il Varese è ormai parte della vita di Zecchin, che era approdato in biancorosso per sostituire Paolo Grossi, ceduto nel settembre del 2009 all’Albinoleffe in serie B. Nel Lanciano, oltre al danese Magnus Troest, difensore ai tempi di Maran e Castori, gioca proprio l’ex Grossi, che, salutando Varese, aveva lasciato nello spogliatoio questo messaggio: «Un grosso abbraccio a tutti e in particolare a papà Sannino. Vi voglio bene. Viva il Borgorosso». Firmato Paolo Sannino Grossi. Parole dense di sentimento che rivelano grande attaccamento verso il gruppo e riconoscenza nei confronti di mister Sannino, germogliato, giorno per giorno, nella famiglia Varese.

La mentalità del Varese di Stefano Bettinelli è rimasta quella del Borgorosso di Sannino e Grossi: oggi i biancorossi cercheranno di gettare il cuore oltre l’ostacolo per tentare di battere il Lanciano di Roberto D’Aversa.

I giocatori sono disposti a sacrificarsi pur di restare a Varese: ieri Manuele Blasi ha deciso di “spalmare” il contratto fino al 2016, mentre Arturo Lupoli ha accettato una forte riduzione dello stipendio.

L’attaccante, ancora fermo perché infortunato, come gli altri indisponibili Miracoli e Rivas, ha detto: «Mi sentivo in debito con la società perché ha sempre creduto in me: con i fatti ho cercato di venire incontro a tutte le esigenze e abbiamo trovato un punto d’unione. Ora sono pronto per dimostrare il mio vero valore, anche a quei tifosi che intendo conquistare con le prestazioni sul campo». La scelta di Lupoli è stata meditata: «Prima di firmare l’adeguamento del contratto ho parlato a lungo con mia moglie. Insieme abbiamo concordato sul fatto che Varese sia il posto giusto per noi in questo momento: ci piace la città e ci troviamo bene, nonostante lo scorso anno siamo rimasti solamente alcuni mesi».

Ieri la società ha ufficializzato la nomina a responsabile dell’area tecnica di Giuseppe Cannella, che lascia così il ruolo di consulente di mercato con cui era approdato in via Manin.

Il direttore sportivo rimane il varesino Lele Ambrosetti, che ha il compito fondamentale di vivere giorno per giorno l’avventura dei biancorossi di Bettinelli e di aprire un ciclo virtuoso, improntato su un’idea di calcio non più vecchia e ancorata a stilemi sorpassati, ma nuova e vitale.

Il numero degli abbonati intanto è salito a quota 1.808, mentre i biglietti per la gara con il Lanciano venduti in prevendita sono 704.

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