Nella foto che campeggia sull’homepage del sito Ekipa24 ha la barba lunga e gli occhi buoni di sempre.
Non sembra passato molto dai tempi del giocatore che – con prestanza fisica e mano raffinata da lungo tiratore – si era costruito una più che onorevole carriera sui parquet della serie A nostrana, transitando anche da Varese.
Le parole che accompagnano l’immagine, però, raccontano una storia molto lontana dalla serenità del passato: Marko Tusek, classe 1975, vive in condizioni di estrema difficoltà economica. Lo ha spiegato ieri in un’intervista che ha fatto presto il giro d’Europa: «Vivo con 300-400 euro al mese, non riesco più a vedere mio figlio e non posso tornare in Slovenia perché rischio di andare in prigione».Dietro agli attuali problemi ci sarebbero investimenti sbagliati, gioco d’azzardo e dissidi con l’ex moglie, cui Tusek non riesce più a pagare gli alimenti e che pare voglia portarlo in tribunale. L’ex atleta di Rimini, Varese, Pesaro, Roma, Milano, Avellino, Caserta e Cremona vive attualmente in Montenegro, dove
ha sposato un’altra donna con la quale ha avuto un figlio 15 mesi fa. Le sue proprietà – in realtà invendibili – e le sue attività, tra le quali una clinica medica, gli permettono appena di pagare le bollette, lasciandolo con poche centinaia di euro per condurre un’esistenza di piena indigenza. Il declino sarebbe iniziato con il divorzio dalla prima moglie, cui Tusek ha per anni pagato alimenti molto costosi, lasciandole gli appartamenti che possedeva in Slovenia e migliaia di euro in contanti. Queste spese, unite a scelte finanziarie avventurose una volta appese le scarpe al chiodo e allo sperpero di denaro nei casinò, lo ha portato alle drammatiche condizioni attuali.
L’ex ala biancorossa non solo non riesce più a ottemperare agli obblighi derivanti dal divorzio – motivo dell’astio dell’ex moglie e ragione per la quale gli viene impedito di rivedere il figlio adolescente avuto da lei – ma vive ai confini della povertà, non più in grado di badare economicamente alla famiglia e costretto a ricevere aiuti dai parenti.
Tusek – arrivato a Varese nel novembre del 2009 a rinforzare la Cimberio neo promossa in serie A sotto la guida di Stefano Pillastrini (circa 10 punti e 4 rimbalzi di media il suo bottino) – aveva anche provato a rimettersi in gioco sul parquet, cercando di strappare un ricco contratto in Kuwait: il desiderio è stato infranto dalla scoperta di un’aritmia cardiaca, condizione che gli ha precluso la ripresa dell’attività agonistica.