Dramma Pro Patria: la rete di Romairone spedisce i tigrotti all’inferno della Serie D

Nel ritorno dei playout a Vercelli finisce 1-0 per i padroni di casa: a condannare i tigrotti è la peggior posizione in classifica. Dopo sei anni, Busto Arsizio saluta il calcio professionistico e la provincia di Varese resta senza rappresentanti in Serie C.

VERCELLI – È bastato un solo tiro, quello vincente di Romairone, per decidere le sorti della Pro Patria e sancire il ritorno in Serie D dopo sei stagioni nel professionismo. Il playout di ritorno, disputato sabato 17 maggio allo stadio “Piola” di Vercelli, ha visto i padroni di casa imporsi per 1-0, ribaltando così il risultato dell’andata, dove i tigrotti avevano vinto con il medesimo punteggio grazie al gol di Ferri.

Il pareggio complessivo (1-1) dopo i 180 minuti dello spareggio non è però bastato alla formazione bustocca. Come previsto dal regolamento, in caso di parità viene premiata la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare: la Pro Vercelli, diciassettesima, ha così mantenuto la categoria ai danni della Pro Patria, terzultima al termine del campionato.

Una conclusione amara per una stagione segnata fin dall’inizio da difficoltà e momenti drammatici. Dagli infortuni ai passaggi societari, fino al tragico episodio del 26 gennaio a Novara, la squadra non è mai riuscita a trovare continuità. Le sette sconfitte consecutive tra dicembre e febbraio hanno affossato le speranze di salvezza, trasformando i playout nell’ultima spiaggia. Ma nemmeno lì è arrivata la svolta.

Con la retrocessione della Pro Patria, la provincia di Varese esce definitivamente dalla mappa del calcio professionistico italiano. Un segnale forte e triste per un territorio storicamente legato a questo sport, che ora dovrà ripartire dal dilettantismo, con la speranza di ricostruire e tornare protagonista.