Droni russi violano lo spazio aereo polacco. La Polonia chiude le frontiere con la Bielorussia

Cresce la tensione in Europa per la minaccia di una guerra diffusa (foto ANSA)

La notte tra il 9 e il 10 settembre 2025 ha segnato un passaggio cruciale nella guerra in Ucraina e nei rapporti tra Mosca e l’Alleanza Atlantica. Per la prima volta dall’inizio del conflitto, forze della NATO hanno abbattuto diversi droni russi penetrati nello spazio aereo polacco, scatenando un’immediata reazione diplomatica e militare.

Secondo fonti ufficiali di Varsavia, almeno diciannove droni russi hanno sorvolato la Polonia nel corso di un attacco massiccio contro infrastrutture ucraine. Alcuni di questi velivoli senza pilota sono stati intercettati e abbattuti da caccia F16 polacchi e da F35 olandesi, con il supporto di radar e batterie missilistiche Patriot tedesche. Decisivo anche il contributo di un aereo spia AWACS italiano che ha monitorato la situazione dall’alto. L’ultimo drone è stato neutralizzato intorno alle 4.45 del mattino.

L’episodio ha costretto alla chiusura temporanea di scali strategici come Varsavia Chopin e Lublino, mentre migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati a terra. In parallelo, la tensione si è propagata anche a livello politico. Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha parlato di una provocazione su larga scala, annunciando di aver invocato l’Articolo 4 del Trattato NATO per consultazioni straordinarie con gli alleati.

Il coinvolgimento diretto delle forze alleate segna una svolta preoccupante. Da Bruxelles il Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha condannato con fermezza la violazione dei confini di un Paese membro, ribadendo che l’Alleanza difenderà ogni centimetro del suo spazio. Ha inoltre rilanciato l’idea di una barriera anti drone lungo il fianco orientale per prevenire nuovi episodi.

Anche altri leader europei, tra cui Ursula von der Leyen e il premier ceco Petr Fiala, hanno parlato di atto deliberato e pericoloso da parte della Russia. Dura la reazione di Kiev, con il presidente Volodymyr Zelensky che ha definito l’attacco un precedente gravissimo per l’Europa e una minaccia diretta per i cittadini polacchi.

A completare il quadro di tensione, fonti della NATO hanno confermato che negli stessi giorni un aereo spia italiano ha sorvolato l’Estonia per monitorare i movimenti russi, mentre droni nemici sono stati abbattuti anche in Romania e Slovacchia grazie alla copertura fornita dagli F35 olandesi. Una dimostrazione della crescente pressione russa lungo tutto il fronte orientale.

La crisi innescata dall’incursione in Polonia rappresenta il momento più critico nei rapporti tra Mosca e la NATO dall’inizio della guerra in Ucraina. L’uso di droni in grado di penetrare i cieli dell’Alleanza non solo mina la sicurezza regionale, ma rischia di trascinare direttamente l’Occidente in uno scenario di escalation che fino a ieri sembrava lontano.