Due varesini da Maria De Filippi “Mamma e papà, i nostri eroi”

VARESE Varesini nel salotto di Maria De Filippi. Tanta emozione e lacrime per papà Carmine e mamma AnnaMaria messi in crisi dal fallimento della società paterna.
Da Casbeno a Roma ospiti di “C’è posta per te”: la famiglia Magurno è stata tra i protagonisti del programma di punta del sabato sera su Canale5. Sorpresa speciale la presenza di capitan Zanetti particolarmente vicino alle vicende di papà Carmine.

«È stato mio fratello Gigi, in un momento negativo per lui, a chiamare la trasmissione – spiega Susi Magurno- i nostri genitori non sapevano nulla e Gigi a un certo punto voleva un appoggio da parte mia per fare un regalo al papà dopo un periodo negativo. Volevamo dire ai nostri genitori che sono fantastici, presenti e disponibili».

Il periodo negativo di papà Carmine è stato causato delle vicende negative della società edile di cui era proprietario. «Operava in subappalto per alcune ditte che poi non l’hanno pagato. Lui ha voluto regolare i conti con gli operai e i fornitori mettendo il proprio denaro, mentre persone importanti, gente ricca, non hanno fatto avere nulla al mio papà. Spero che prima o poi ci sia una resa dei conti. Al mio papà queste preoccupazioni hanno causato due infarti e mio fratello ha voluto trovare un modo per dargli un po’ di serenità».

Nel racconto di Maria De Filippi, durante la trasmissione, emergeva proprio il desiderio dei figli di vedere giorni migliori per tutti. Carmine e AnnaMaria, secondo Gigi, invecchiano perché ci sono i debiti da regolare e non ci sono i soldi per pagare. Carmine con il suo lavoro di muratore avrebbe voluto dare qualcosa di più ai propri figli mettendosi in proprio, ma a un certo punto le cose hanno iniziato ad andar male e nel 2010 c’è stato il crollo definitivo. Avrebbe potuto mettere la società in liquidazione e non pagare dipendenti e fornitori, ma significava mettere in difficoltà dei padri di famiglia e quindi Carmine ha preferito perdere tutto pur di pagarli.

Così la telefonata alla trasmissione e poi il contatto dalla redazione che ha seguito i fratelli Magurno per oltre quattro mesi: «volevano sapere bene la storia. Sono persone serissime, gente fantastica che poi è diventata amica: sapevano tutto di noi».
Poi, il 5 settembre, la registrazione della puntata a Roma. «Io accompagnavo i miei genitori perché loro non avevano proprio idea che a chiamarli fossimo stati noi: pensavano fosse un qualche parente che non sentono da diverso tempo. Siamo stati ospiti della trasmissione in tutto: non potevano neanche prendere un bicchiere d’acqua da soli».

Quindi la ripresa negli studi di Canale5. «I miei sono stati trattati come dei principini: costumista, estetista, parrucchiere. Durante la registrazione non c’è stato nulla di concordato: assolutamente nulla. Quello che è stato letto lo aveva scritto proprio mio fratello: ne sono rimasta stupita anch’io. È tutto molto serio e reale».

Anche l’incontro conJavier Zanetti, capitano dell’Inter, è stato un momento speciale. «Prima della registrazione è venuto a incontrarci in camerino. È una persona umile e carina. Ci ha detto di aver scelto la nostra storia perché il mio papà gli ricordava il suo: anche lui era nel campo dell’edilizia. Se non fosse diventato famoso, anche Zanetti avrebbe fatto il muratore. Ovviamente il mio papà era felicissimo».

Elena Botter

e.besoli

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