E a Busto e Gallarate sindacati sul piede di guerra

BUSTO ARSIZIO «I tagli agli ospedali di Busto e Gallarate? Inutile nasconderlo, la preoccupazione è alta».

A quanto ammonteranno i fondi che verranno tagliati nelle aziende ospedaliere di Busto e Gallarate? La cifre sembrano essere avvolte nella nebbia. Le parti sociali faticano a quantificare l’entità precisa dei tagli, anche se i rappresentanti di Cgil e Cisl si dicono preoccupati per un nuovo intervento che va a colpire un settore già fortemente in difficoltà.
«Sul fronte del personale le problematiche non mancano – spiega Giancarlo Ardizzola, segretario generale della Fp Cgil Varese – contenere i costi vuol dire agire sul turnover e sulle sostituzioni. Non potendo intervenire, ad esempio, per sostituire chi va in maternità».

Scelte che hanno conseguenze sulla qualità del servizio assicurato ai pazienti e sulle liste d’attesa, destinate ad allungarsi. Nino Vendola, della Cisl Fps Varese, prova a fare qualche numero. «La Regione ha annunciato un taglio del 3-4% dei Drg, i raggruppamenti omogenei di diagnosi. Ad ogni intervento che viene fatto in un’azienda ospedaliera è associato un particolare codice che assicura un

certo pagamento da parte di Regione Lombardia. Ogni prestazione verrà pagata il 3-4% in meno». Meno fondi in cassa, quindi, a cui i vari ospedali dovranno far fronte tagliando dei servizi. «Un taglio che interessa già l’anno in corso». Per ora le direzioni generali delle due strutture sembrano essere in una fase di studio, che però non potrà durare a lungo.

«Nelle prossime due settimane abbiamo già una serie di incontri fissati per altri motivi con le varie aziende sanitarie – spiega Ardizzola – Sfrutteremo quest’occasione per chiedere le scelte fatte e la precisa entità dei tagli».
Che a Busto la situazione sia ancora in fase di studio lo conferma anche il sindaco Gigi Farioli. «Come amministrazione abbiamo un rapporto diretto con l’azienda ospedaliera – spiega il primo cittadino – Ora stiamo studiando la situazione, valutando operazioni di sviluppo e di riorganizzazione dell’azienda».

Nei prossimi giorni l’amministrazione condurrà una serie di incontri con il direttore generale per capire quali siano gli indirizzi scelti. Il sindaco Farioli ricorda però anche quella “commissione territorio-sanità” che, nelle parole del suo presidente, Paolo Genoni, aveva come obiettivo principale proprio «verificare la fattibilità dell’ospedale unico» tra Busto e Gallarate.
«Ora vedremo come faranno fronte a questi tagli – dice Erica D’Adda, consigliere comunale del Pd – Si risponderà solo razionalizzando la spesa?».
I fronti su cui agire restano due. «O si taglia sul personale, o si riducono i servizi ai pazienti». Entrambe scelte discutibili. «Bisognerebbe razionalizzare il servizio di tutta la Provincia. Non ragionare solo su Busto e Gallarate».

f.tonghini

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