Ubriaco causa un incidente e poi scappa a piedi: identificato e intercettato dagli agenti del comando di polizia locale è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza, omissione di soccorso e fuga. La patente gli era stata restituita soltanto lo scorso settembre dopo che era già stato fermato sbronzo al volante.
E non è finita: l’altra automobilista coinvolto nello schianto potrà infatti a sua volta sporgere querela per lesioni colpose. Tutto è avvenuto poco prima delle 18 dell’altro ieri lungo la strada che dal centro porta alla Rasa. Il pirata, 28 anni di Varese, ha causato l’incidente viaggiando praticamente contromano. Una follia costata ferite importanti alla conducente dell’altra vettura coinvolta nello schianto. La donna, trasportata in ospedale, nello scontro ha riportato fratture che i medici hanno giudicato guaribili con una prognosi di 25 giorni. Non proprio un graffio, quindi. E del resto il ventottenne sbronzo ha centrato frontalmente l’altra auto; il bilancio dello schianto, già grave, avrebbe potuto essere ben più pesante. Se la conducente dell’altra macchina è rimasta ferita, il ventottenne non si è fatto nemmeno un graffio.
Ben lungi dal pensare di chiamare i soccorsi e le forze di polizia, il ventottenne ha cercato prima di rimettere su strada l’auto che non era intestata a lui. Il dettaglio è assolutamente rilevante perché è proprio per questo che, visto che l’auto era incastrata e non avrebbe potuto ripartire, il pirata se ne è andato a piedi scappando di corsa nei boschi circostanti. Il ventottenne in sintesi si è nascosto cercando di allontanarsi il più possibile dal luogo dell’incidente.
Probabilmente ha pensato: “la macchina non è mia, scaricheranno la colpa su chi me l’ha prestata”. Nel frattempo gli agenti del comando di polizia locale si erano già messi al lavoro. I vigili stavano già passando al setaccio la zona a caccia del fuggiasco. Che poco dopo, come nulla fosse, incrociata una pattuglia della polizia locale, i cui agenti l’hanno subito identificato come sospettato, ha finto di cadere dalle nuvole. Di quell’auto e di quell’incidente non sapeva niente.
Si premette che erano passati pochi minuti dallo schianto. Il suo negare è stato vanificato dalle numerose testimonianze raccolte di chi aveva assistito all’incidente e, avendolo visto fuggire, l’ha identificato senza ombra di dubbio come il pirata rifugiatosi nei boschi. Non solo, il legittimo proprietario dell’auto ha confermato di aver prestato la macchina proprio al ventottenne. Il pirata è stato portato al comando di polizia locale di Varese e sottoposto agli accertamenti di rito. Il ventottenne è risultato positivo alla prima prova dell’alcoltest. Come da normativa il primo risultato del test deve avere un secondo riscontro: il ventottenne si è rifiutato di sottoporsi al secondo test. Facendo scattare in automatico la denuncia per guida in stato d’ebbrezza. Tra l’altro al giovane la patente era stata restituita lo scorso settembre dopo un lungo periodo di sospensione sempre a causa di guida in stato d’ebbrezza. Il ragazzo ora si è reso irreperibile, ma questo suo temporaneo scomparire non serve a nulla. Perché gli elementi raccolti dai vigili urbani sono tanti e tali da far scattare una solida denuncia per svariati capi di imputazione fra i quali spiccano ovviamente l’omissione di soccorso e la fuga. Il ventottenne risponderà davanti a un giudice dell’incivile comportamento tenuto su strada che avrebbe potuto costare la vita sia a lui che a qualcun altro.