ROMA – Si è spenta nel sonno a Roma, all’età di 94 anni, Adriana Asti — all’anagrafe Adelaide Aste — una delle interpreti più intense e originali della scena teatrale e cinematografica italiana del Novecento, con una carriera legata a registi come Visconti, Pasolini, Bertolucci e Ronconi.
Adriana Asti esordì nel 1951 a teatro con Il crogiuolo, diretto da Luchino Visconti, che la volle poi nei film Rocco e i suoi fratelli (1960) e Ludwig (1972). Protagonista in Accattone di Pier Paolo Pasolini e in Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (1964), intrecciò arte e vita in una dimensione personale e professionale intensa.
Sul palcoscenico fu diretta nei classici da Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Giorgio Ferrara e Natalia Ginzburg. Fra le sue ultime interpretazioni memorabili, La meglio gioventù (2003), dove diede vita alla madre dei protagonisti e che le valse un Nastro d’Argento.
Figura anticonformista, fu sospettosa dei formalismi culturali. Nacque a Milano il 30 aprile 1931 in una famiglia benestante, fuggì di casa a 17 anni, convinta nel teatro da Romolo Valli e dal suo spirito ribelle. Dalle connessioni personali con Pasolini a una lunga amicizia con Franca Valeri, la sua vita fu un intreccio di arte, introspezione e libertà.
Il ricordo dell’attrice da Rai News e ANSA
Adriana Asti è stata una delle colonne del teatro italiano e una voce inconfondibile del cinema d’autore. La sua carriera ha attraversato sette decenni con una tensione etica e artistica fuori dal comune.