E’ tornato il gambero killer Nel mirino finiscono i pescatori

VARESE Tira su una rete e vi trova impigliati più di 100 gamberi. Quei crostacei, oltre a rompere le maglie della rete, si erano anche mangiati il pesce catturato.Amara sorpresa per Gianfranco Zanetti, pescatore della Cooperativa del lago di Varese. Per lui e per i suoi colleghi la presenza dei gamberi della Louisiana è diventata un problema serio. «I gamberi rompono le reti e, proprio come noi umani, scelgono il pesce migliore, che guarda caso è il persico – racconta Zanetti – Se va bene, con ogni rete, tiriamo su 10-15 pesci persici: pochissimi, quindi. Se quei pochi che riusciamo a prendere vengono mangiati dai gamberi, non rimane nulla. E poi ci sono i danni alle reti con cui fare i conti». La tecnica di caccia usata dai gamberi della Luisiana è spaventosa e fa capire come mai vengano soprannominati «gamberi killer». I crostacei sono onnivori ma se possono scegliere preferiscono il pesce. Per ucciderlo gli staccano gli occhi con le chele, dissanguandolo. Quello che rimane del persico non divorato (se ne rimane) è carne “bianca”, priva di sangue, che non ricorda più neanche lontanamente quella del filetto che si mangia con il risotto.

Anche i gamberi rimasti nelle reti fanno una brutta fine: non passano dalle maglie delle reti e i pescatori sono costretti a tirarli fuori a pezzi, spezzandoli in più parti con una pinza. Prima le chele e poi il corpo.I gamberi non vengono venduti anche se commestibili. «Non credo che ci sia un aumento di gamberi rispetto agli anni passati – continua Zanetti – Aver trovato 100 gamberi in una rete, per fortuna, è qualcosa che non succede tutti i giorni. Di sicuro, però, quest’anno ci sono meno persone che vanno a caccia di gamberi. Questo perché non ci sono stati i temporali estivi che, portandoli sui sentieri, ne facilitano la cattura». Resta il problema di come fare a disfarsi del pesce di scarto: «i fondi della Provincia sono finiti, stiamo usando quelli della cooperativa per pagare lo smaltimento. In pratica: siamo in balia delle onde. Fa rabbia anche pensare che i gamberi sono arrivati qui portati dall’uomo, in pratica è un problema che ci siamo andati a cercare». Della questione è al corrente l’assessore provinciale Bruno Specchiarelli che ne ha fatto cenno domenica scorsa, a Mustonate, terminata la messa tenuta da padre John Oyewole.

s.bartolini

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