Ecco come il Comune di Milano venderà il 20 per cento di Sea

MILANO Il Comune di Milano bandirà a breve una gara unica per la cessione del 18,6% di Milano Serravalle e per il 20% di Sea che sarà aperto a offerte sia congiunte, sia disgiunte. Base d’asta per la società autostradale sarà di 145 milioni, mentre per la società aeroportuale è stata affidata a Kpmg la nuova perizia di valutazione del 20% ma non si scenderà sotto i 235 milioni di euro offerti dal fondo F2i.

L’obiettivo è di recuperare i 349,7 milioni di euro che, secondo le ultime verifiche dei tecnici di Palazzo Marino, servirebbero per evitare al Comune di sforare il Patto di stabilità. Quindi nessuna trattativa privata con il fondo di Vito Gamberale, che al termine della seconda gara andata deserta per Serravalle ha presentato la sua offerta congiunta anche per Sea. Bensì «un bando per la cessione congiunta o disgiunta, anche a soggetti diversi, di Serravalle e del 20% di Sea», hanno spiegato il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci al termine di una riunione di giunta durata oltre 3 ore.

Proprio sulla società che gestisce gli scali aeroportuali di Linate e Malpensa, il sindaco ha ribadito che «la quotazione è stata rinviata e comunque non potrebbe avvenire prima di dicembre». Ecco perché la decisione di cederne il 20% anche se «assicuro che la maggioranza di Sea, il 51%, rimarrà nelle mani del Comune di Milano», ha sottolineato Pisapia, affermando che le quote restanti «vedremo se collocarle in Borsa o meno anche se sono convinto e credo nell’azionariato diffuso».

Ora, della vicenda se ne discuterà mercoledì in Commissione Partecipate, mentre il nuovo bando unico dovrà essere prima deliberato in giunta e quindi essere sottoposto al voto del Consiglio comunale.

m.lualdi

© riproduzione riservata