Egr. dott. Castelli,
Lei ha chiesto dei chiarimenti su due punti specifici: “restano due cose importanti da appurare”, “i nomi dei suoi compagni di viaggio ed i numeri dell’offerta”. Alcuni dei suoi Consorziati hanno inoltre evocato, in recenti colloqui, il tema del “perché” mi appresto ad investire denaro.
1) Passione e risveglio cittadino. Due sono le ragioni che mi hanno spinto a presentare il Progetto Varese, la passione per il nostro basket e l’evidente torpore in cui vegeta la nostra città.
La passione è il motivo dominante; sono nato a Varese e qui ho vissuto i miei primi vent’anni, ho mantenuto in città formidabili amicizie nate sui banchi delle classi elementari e medie; sono tifoso della Pallacanestro Varese da quando mio padre mi portò, ancora bambino, a vedere la prima partita di basket al palazzetto.
L’altro motivo è l’amarezza di vedere che la nostra città, negli ultimi anni, si è avvitata, accartocciata su se stessa come ahimè molte altre cittadine di provincia italiane.
2) “Sph” è l’Azionista unico del veicolo candidato alla sottoscrizione del 50% del capitale sociale della Pallacanestro Varese e ad assicurarne la gestione sarà il sottoscritto. Come già indicato verbalmente e nella lettera aperta, sono pronto a cedere sino al 20% delle quote ad altri investitori che abbiano il fondamentale requisito della passione per il basket. Malgrado il desiderio di alcuni amici di far parte, con quote ridotte, dell’azionariato di SPH, ad oggi non ho nessun impegno a cedere tali quote poiché ritengo che, entro la data dell’auspicata finalizzazione di un accordo tra il Consorzio e SPH, altre persone oggi non identificate ma più utili alla causa della Pallacanestro Varese, potrebbero manifestarsi. In ogni caso sono il responsabile, oggi morale di fronte alla cittadinanza, domani giuridicamente nell’ambito di un contratto vincolante, degli impegni giuridici e finanziari assunti da SPH. 3) La Pallacanestro Varese necessità a mio avviso di un aumento delle risorse finanziarie. Qualsiasi società, sia essa industriale, di servizi o sportiva ottiene tali risorse tramite: (i) interventi strutturali da parte degli azionisti, (ii) aumentando i propri ricavi o (iii) razionalizzando i costi. Non potendo esprimermi oggi in merito alla capacità della Pallacanestro Varese di aumentare i propri ricavi o di razionalizzare i costi – con i consulenti coinvolti nel Progetto attendiamo di avere accesso ai conti della società – abbiamo ipotizzato un intervento immediato da parte degli azionisti che portino risorse importanti, tramite un aumento di capitale, già per la prossima stagione.
Per determinare le risorse necessarie è sufficiente analizzare l’ultima annata di successo. Il budget della Pallacanestro Varese, secondo il bilancio societario, era di circa 5.000.000 di euro. Poiché avete indicato che il budget di quest’anno sarebbe di circa 3.800.000 ed ipotizzando che esso resti uguale l’anno prossimo, la Pallacanestro Varese necessita di poco più di un milione di euro per avere un budget da spendere simile a quello della clamorosa Annata Dunston.
Ecco pertanto la proposta di assicurare tali risorse tramite un aumento di capitale sottoscritto per 500.000 euro da SPH e per la differenza dal Consorzio, che naturalmente si farà anche garante e coprirà in contanti le eventuali perdite o minusvalenze identificate in bilancio. In conclusione, il Progetto Varese assicurerà alla Pallacanestro Varese risorse addizionali per circa 2 milioni di euro nel prossimo biennio, portandola a poter competere per obiettivi ancor più ambiziosi.
Inoltre SPH s’impegna sin d’ora a operare come gestore della Pallacanestro Varese affinché quest’ultima investa almeno 250.000 euro all’anno per l’attività giovanile. Le chiediamo, qualora l’opinione del Consiglio di Amministrazione fosse favorevole al Progetto Varese, di richiedere alla Vostra controllata Pallacanestro Varese di concederci un immediato accesso alla documentazione contabile, fiscale e giuridica al fine di procedere alle usuali verifiche.